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UNA sola voce contro dalla maggioranza s'era levata.

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E ora Antonio Di Pietro fa sentire la sua voce. «Sarebbe troppo facile ora per me dire che l'avevo detto, che i calcoli erano sbagliati e che le conseguenze sarebbero state drammatiche». Così il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, commenta i dati provenienti dal Diparimento dell'Amministrazione penitenziaria che indicano in oltre 24 mila i detenuti che sono usciti finora grazie all'indulto. Quindi, oggi non facciamo polemiche, dice Di Pietro, ma «rilanciamo con un pacchetto giustizia che puo ancora risolvere la situazione. Un pacchetto giustizia che prevede una sezione stralcio per i provvedimenti e per i processi che non servono più a produrre un risultato utile. Un pacchetto giustizia che deve prevedere l'abrogazione della ex legge Cirielli sulla riduzione dei tempi processuali, che prevede una nuova formulazione degli istituti della notificazione della contumacia e delle impugnazioni per fare in modo di abbreviare i tempi processuali». Si tratta, dice ancora il ministro di «un pacchetto giustizia a costo zero che può ridare efficienza al processo e ai tribunali. Ovviamente, ci vuole la volontà politica, noi dell'Idv ce l'abbiamo, chi altro ce l'ha?». Alla domanda se, con la presentazione del pacchetto giustizia, non teme di entrare in rotta di collisione con il ministro della Giustizia Mastella, l'ex magistrato e leader dell'Italia dei Valori Di Pietro dice: «Non ho alcuna intenzione nè voglia di scontrarmi con Mastella di cui rispetto il ruolo. Le proposte che facciamo servono a risolvere i problemi della giustizia che è un'emergenza nazionale, non a litigare tra i ministri».

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