Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Querelle

Esplora:
default_image

Di Pietro contro De Gregorio «Non giudeo, ma è un giuda»

  • a
  • a
  • a

Così il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, «tira le orecchie» al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che, nel corso della puntata di domenicale di «quelli che il calcio» avrebbe apostrofato il senatore Sergio De Gregorio con queste parole: «Sei il solito giudeo traditore». Certo, ricorda Bertinotti, rispondendo a Giuliano Ferrara durante la registrazione di Otto e mezzo, «la libertà di espressione esiste e vale anche per le cose indicibili. Ma detto questo, subito dopo il discorso si sposta sull'opportunità di dire certe cose». E De Gregorio, da parte sua, ha ringraziato il presidente della Camera «per aver sottolineato, dall'alto del suo prestigio istituzionale, che il turpiloquio non serve ad alimentare la cultura del dialogo nè a rafforzare il prestigio delle istituzioni. Il confronto politico, anche quando sfocia in polemica, non può e non deve valicare i limiti della decenza - aggiunge De Gregorio - Con Antonio Di Pietro avevo sancito una separazione consensuale, giurando a me stesso di non voler accettare provocazioni. Ma arrivare dileggiarmi sulla tv pubblica, senza diritto di replica, utilizzando una tribuna non politica, seguita da milioni di telespettatori, mi inquieta e mi lascia amareggiato anche perchè in una fase così delicata la logica del "dagli all'untore" potrebbe anche mettere in pericolo l'incolumità personale di chi resta vittima di tali comportamenti». Immediata la replica del ministro: «Come al solito siamo di fronte ad una tempesta in un bicchier d'acqua. Vorrei specificare che le mie parole sono state mal comprese: non ho detto "giudeo traditore" ma, con riferimento al Sen. De Gregorio, ho pronunciato le seguenti parole "giuda era e giuda rimane". E confermo.

Dai blog