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di LAURA DELLA PASQUA «CI SARÀ un'esplosione delle imposte locali e la totale deresponsabilizzazione di sindaci e governatori.

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Gianni Alemanno, ex ministro ed esponente di Alleanza Nazionale punta l'indice contro i tagli ai trasferimenti agli enti locali e soprattutto al via libera dato a Regioni e Comuni per usare la leva fiscale. Visco ha spiegato che il tetto di spesa sarà sostituito dal saldo, ovvero a fronte di tante spese ci dovranno essere altrettante entrate. Questo dovrebbe rendere più responsabili gli enti locali, o no? «La differenza maggiore tra le Finanziarie del centrodestra e questa è che noi abbiamo messo un tetto massimo alla spesa locale per evitare la dilatazione alla spesa pubblica. La Finanziaria della sinistra pone invece un tetto al disavanzo cioè alla differenza tra spese e entrate con il risultato che gli enti locali possono spendere di più ma devono anche tassare di più. La nostra scelta tutelava il cittadino rispetto all'esplosione della spesa locale, mentre con questa manovra si avrà una ricaduta sui cittadini delle disfunzioni degli enti locali». Ma un freno agli sprechi di Comuni e Regioni bisognava pur metterlo. «Sono tagli mascherati. È un'operazione di facciata. Noi abbiamo calcolato che su 7,3 miliardi di tagli ai trasferimenti, la metà, ovvero 3,5 miliardi circa, si tradurrà in maggiori imposte. La Cdl aveva ridotto i fondi agli enti locali di 1,8 miliardi eppure i sindaci erano saltati su tutte le furie. Ora cosa dicono Veltroni e la Moratti? C'è un altro aspetto negativo». Cosa? Un'altra imposta in arrivo? «Il centrosinistra dice che con la Finanziaria ha fatto un'operazione redistributiva del reddito tassando i ricchi e dando ai ceti più deboli. Ma non solo a questi verranno in tasca solo 10-20 euro in più al mese ma saranno dissanguati dalle maggiori imposte locali che sono prive di progressività e quindi si abbatteranno su tutti i livelli di reddito». Il ministero dell'Economia ha spiegato che così viene attuato il federalismo fiscale. Che ne dite? «Il federalismo fiscale si basa sulla totale responsabilizzazione delle regioni che qui manca. Con questa Finanziaria siamo nella confusione tra tasse statali e un surplus di tassazione locale. I cittadini non sapranno più capire quali sono le maggiori imposte che mette lo Stato e quali invece quelle che vengono dai sindaci». Cosa pensa di fare Alleanza Nazionale? «Stiamo lavorando a una operzione verità». In che consiste questa operazione verità? «Vogliamo far emergere tutte le maggiori imposte nascoste tra le pieghe della manovra economica. Il governo ci ha detto che le entrate sono pari a 12 miliardi invece noi riteniamo che 26-27 miliardi saranno di tasse. C'è una campagna mistificatoria. Dopo l'operazione verità prepareremo un documento con una controproposta da presentare in forma di emendamenti alla Finanziaria per alleggerire il peso fiscale». Il documento sarà presentato in occasione della manifestazione di piazza? «Le manifestazioni di piazza vanno fatte soprattutto quelle che vedono protagoniste le categorie sociali. Ma contestualmente alla piazza bisogna agire in Parlamento». Pensate a larghe intese sulla manovra? «Non escludiamo larghe intese purchè volte a modificare la logica del centrosinistra».

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