Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La CdL: «Vogliono solo aumentare le tasse»

default_image

  • a
  • a
  • a

Ma l'opposizione non crede affatto che lo stato dei conti sia così difficile ed è convinta piuttosto che drammatizzare la situazione sia una strategia precisa, e poco corretta, del governo. L'ex vice ministro al Welfare Maurizio Sacconi (Fi), ipotizza tout court un progetto di aumentare le tasse. «Il governo ha avviato la campagna di drammatizzazione dei conti pubblici al solo scopo di coprire nuove maggiori tasse destinate a loro volta a coprire nuove maggiori spese», ha commentato Sacconi. Il responsabile infrastrutture di Forza Italia Maurizio Lupi, si dice «preoccupato» per il rischio di chiusura dei cantieri. «Fossi in Prodi - afferma Lupi - eviterei di creare allarmismi, penalizzando le società che operano nel settore, per poi fare parziale marcia indietro e dire che il governo si impegnerà per scongiurare il rischio chiusura». Riccardo Pedrizzi, senatore di An, nega la gravità della situazione dei conti pubblici, ricordando che «sono stati certificati dall'Eurostat e promossi dall'Ecofin, dall'Eurogruppo e dalla Commissione europea, che ha approvato l'ultima legge finanziaria del governo di centro destra. Quindi Prodi e compagni non ci provino». Sulla stessa linea Maurizio Gasparri (An). «Prodi, Visco e compagni stanno soltanto invocando alibi per poter mettere le mani nelle tasche degli italiani rinnovando la politica di rapina fiscale che hanno attuato quando furono nel passato al governo». Ma il centrosinistra rilancia le accuse al campo avversario. «Anzichè dare spiegazioni sulla condizione allarmante dei conti pubblici di cui porta la responsabilità il governo Berlusconi - accusa Franco Monaco (Dl) - essi si esercitano nel sarcasmo e nella polemica. Su tutti, come da copione, svetta Tremonti, il responsabile primo del fallimento di una politica economica e di bilancio». Per Marco Rizzo, eurodeputato del Pdci, «i conti pubblici sono molto peggio delle previsioni. Dopo cinque anni di finanza creativa, di boutades demagogiche, di tagli delle tasse inopportuni e generalizzati, di fatto l'ennesimo regalo alle fasce sociali più agiate, era il minimo che potesse accadere al nostro Paese: i nodi sono giunti al pettine». Ora si deve risanare, «ma non sulle spalle dei lavoratori. Un richiamo alla prudenza per il destino dei cantieri di Anas e Ferrovie arriva, infine, dal sottosegretario all'Economia Mario Lettieri. «Ci vorrà la massima prudenza per tutte le decisioni che riguarderanno i cantieri di Anas e Ferrovie, ma in particolare deve essere fuori discussione la prosecuzione dei lavori della Salerno-Reggio Calabria», sottolinea Lettieri.

Dai blog