Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Entrano in azione i «cronometristi» del voto

default_image

Isabella Bertolini (FI) ha verificato la velocità nel piegare la scheda: «Così si evitano i traditori»

  • a
  • a
  • a

L'ex ministro leghista Roberto Calderoli e il coordinatore azzurro dell'Emilia Romagna Isabella Bertolini seguono la procedura del voto con grande attenzione. In mano non hanno un cronometro ma il loro compito è di verificare che i deputati votino il più velocemente possibile. Il che significa che hanno espresso scheda bianca. Dal momento che il voto è segreto nessuno potrebbe risalire alla preferenza ma la velocità nel votare è indicativo del fatto che c'è scheda bianca. Tra l'esponente di Forza Italia e il leghista giocano quasi in tandem. La Bertolini in Aula cronometra le operazioni di ciascun voto mentre fuori, in Transatlantico, Calderoli va su e giù, al modo di una sentinella. Sicchè quando in mattinata dall'Unione si diffonde la voce che sarebbero circa una cinquantina i voti pescati nelle fila del centrodestra, Calderoli sbotta incredulo: «Se ci saranno, ma non credo proprio, di certo li sapremo individuare». Questa sorta di cordone di sicurezza, anti inciucio, ha avuto il suo effetto. Tant'è che numerosi deputati, quasi in segno di sfida, piegavano la scheda appena gli veniva consegnata; un modo di ostentare la scheda bianca. Alcuni deputati poi, come l'azzurro Crosetto, hanno cercato di far passare la tesi che era meglio l'astensione per una questione di maggiore trasparenza, proprio come il popolo degli elettori di Forza Italia va chiedendo da giorni intasando i siti del partito. Ma la scelta dell'astensione da parte di tutta la Casa delle Libertà poteva essere interpretata come un'offesa alle istituzioni. Meglio quindi fare in modo che venisse rispettata la consegna della scheda bianca. «Siamo stati in dieci dentro Forza Italia a astenersi dal voto: sette donne e tre uomini. Accanto a me, Stefania Craxi, Giuseppe Cossiga, Guido Crosetto, Simonetta Scardino Licastro, Patrizia Paoletti Tangheroni, Sergio Pizzolante, tutti eletti a Montecitorio. Tra i senatori hanno aderito Ombretta Colli, Laura Bianconi e Maria Burani Procaccini» afferma Isabella Bertolini e sottolinea che inizialmente anche Berlusconi era d'accordo sull'astensione ma poi gli alleati hanno chiesto la scheda bianca. La Bertolini e parla di un'operazione organizzata a tavolino con il coordinamento del vicepresidente del gruppo di FI Antonio Leone. «Anche l'Udc mi risulta che abbia fatto lo stesso» afferma la deputata azzurra. E a sugellare la compattezza della Cdl sono arrivate anche le parole di Berlusconi. Rivolto ai giornalisti. «Vi prego di registrare il fatto che la signora Margherita Boniver e Antonio Martino voteranno scheda bianca. Ve lo dico perchè alcuni di voi vanno affermando il contrario. La Cdl è unita contro la candidatura di Napolitano. Non ci sarano defezioni da questa linea». L.D.P.

Dai blog