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Buttiglione: «Il Quirinale non è un premio di consolazione»

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È la nuova frontiera dell'Unione, ora che Franco Marini è stato eletto seconda carica dello Stato. Una posizione contro la quale si scaglia la Casa delle Libertà, che considera inopportuno il conferimento dell'incarico al nuovo governo prima che venga eletto il successore di Carlo Azeglio Ciampi. L'Udc Rocco Buttiglione chiosa così: «Ciampi è uomo saggio che sa meglio di chiunque altro cosa fare in questa situazione. Certo questa maggioranza, seppure esista, mostra di essere molto precaria. È soggetta a un sistema di ricatti interni pericoloso e gravoso, forse è bene che dia l'incarico lo stesso presidente che poi dovrà accompagnarla nel corso della sua vita, probabilmente breve». Quanto al fatto che a ricoprire la prima carica dello Stato sia un esponente che milita in prima linea in un partito politico, Buttiglione afferma: «La tradizione vuole che il presidente della Repubblica sia un uomo di garanzia. Sarebbe gravissimo se il centrosinistra si sottraesse a questa tradizione e magari usasse la carica della presidenza della Repubblica come premio di consolazione da dare a qualcuno dei suoi leader rimasto insoddisfatto». Per caso Massimo D'Alema? «Ho grande stima di D'Alema - risponde il ministro dei Beni culturali - ma molto dipende dal modo. Quel modo sarebbe umiliante per noi e per il Quirinale. Trattare quella carica come premio di consolazione per risarcire uno che effettivamente ha subito una grossa ingiustizia in una logica tutta di partito sarebbe offensivo per lui e per la presidenza della Repubblica». Per il diessino Massimo Villone, perchè Ciampi proceda al conferimento dell'incarico prima della scadenza del suo mandato non esistono ostacoli di tipo nè giuridico, nè politico. «Dal punto di vista costituzionalistico - spiega il senatore - con l'elezione dei due presidenti di Camera e Senato, si creano le condizioni perchè questo Capo dello Stato dia velocemente l'incarico. Il problema per lui sarebbe nato se ci fossero state maggioranze diverse che avrebbero ampliato la sua discrezionalità. Ma siccome ci sono maggioranze univoche e chiare che danno indicazioni altrettanto chiare penso che il Capo dello Stato debba esercitare una funzione notarile». Nel merito del candidato al Colle, Villone precisa che non è escluso che un esponente di partito sia anche un uomo di garanzia, figura che il centrodestra preferirebbe per la carica più alta dello Stato. «Il fatto che sia di garanzia non significa che non debba avere appartenenza politica». Andrebbero benissimo sia Giorgio Napolitano sia Massimo D'Alema, per Villone. Anche l'Udeur sarebbe pronta a sostenere la candidatura del presidente dei diesse.

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