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Tocca alle matricole, Carfagna è la star

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Uomini quasi tutti in abito scuro, un pò più colorati i vestiti delle onorevoli. Tranne Mara Carfagna, la giovane presentatrice con in tasca una laurea a pieni voti in Giurisprudenza, che a Montecitorio è arrivata rigorosamente in nero ma con un vezzo: un'unghia delle mani decorata con un piccolo fiorellino di smalto ed uno strass. La prima «matricola» a arrivare al Centro unico per gli adempimenti amministrativi allestito nella Sala della Regina è Rocco Pignataro, eletto in Puglia per le liste dell'Udeur. Il medico-deputato arriva a Montecitorio alle nove in punto, quasi contemporaneamente a Francesco Nucara, il segretario del Pri: per lui è un ritorno: deputato per tre legislature non si ricandidava dal 1994. Piano piano i deputati arrivano, entrano nella sala decorata da preziosi arazzi che ospitò i lavori della Bicamerale di D'Alema, firmano moduli, fanno la foto per il sito della Camera e prendono confidenza con i servizi di Montecitorio. Passano facce vecchie e nuove, e volti inediti agli scranni parlamentari come quelli del segretario di Silvio Berlusconi, Valentino Valentini, e del consigliere di Prodi, Ricky Levi. Arriva pure Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera ancora per un giorno: «Andiamo a firmare, anche per me è primo giorno di scuola», scherza con i cronisti. E il «palazzo» impressiona le new entry. Come Arnold Cassola, un docente universitario Italo-Maltese che vive in Belgio ed è stato eletto nella Circoscrizione estero. «Mi sento perso».

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