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Sindacati divisi sul precariato La Cgil: abolire la legge Biagi

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A volte opposte tanto da far presupporre la possibilità di un vero e proprio scontro. I leader sindacali hanno infatti ripreso il tema del precariato ponendolo come una priorità nell'agenda del nuovo Governo. Ma le posizioni sono decisamente diverse e, sullo sfondo ma neanche troppo, resta una posizione distante anche sul nuovo modello di relazioni industriali da adottare per i contratti. Anche in questo caso infatti mentre Cisl e Uil, su proposta del vicepresidente della Confindustria, Alberto Bombassei, hanno espresso la volontà di sedersi ad un tavolo per discutere delle nuove regole, la Cgil punta i piedi e fa sapere che un nuovo modello contrattuale può essere discusso solo con l'approdo ad una posizione unitaria dei sindacati. Il confronto sulla Biagi appare dunque in salita: il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, ha ribadito: «Non vogliamo nessun ritocco alla legge 30, ma vogliamo una nuova legge». Ma Angeletti non è d'accordo e anche oggi afferma: «La legge Biagi non va abrogata, ma solo modificata in alcune parti». Una posizione, quella di Angeletti, molto vicina a quella del nuovo segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che ritiene preferibile che la politica resti fuori dall'argomento legge Biagi lasciando lavoratori e datori di lavoro a decidere cosa fare.

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