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«Fu Attanasio a pagare 600mila dollari a Mills»

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«Ho 15 prove - aveva detto Mills -, e ho bisogno solo di un'altra per chiarire che i soldi vennero da Diego Attanasio». Prove «inconfutabili», «disponibili sin dal '97», ritiene di averle trovate anche Silvio Berlusconi che le ha esibite, definendo Attanasio «persona che non ha niente a che fare con Mediaset e con me». Nelle 15 pagine di ricostruzione dell'operazione che avrebbe riguardato Mills e Attanasio c'è anche una lettera dell'imprenditore salernitano del 17 luglio del '97, indirizzata a gestori di trust delle Bahamas, in cui Attanasio scriveva che «prima della fine del mese» i trustees riceveranno «una somma compresa tra il 2,5 e i 3 milioni di dollari da Ginevra». Poi spiega che ne sarebbero arrivati in tutto 10 milioni. «Ciascun importo - scriveva ancora - rappresenta il ricavato della vendita di una nave, transazione che ho eseguito personalmente e per conto di alcuni soci». «Ho già consegnato al signor Mills di Whiters - proseguiva la lettera - una nota con le mie direttive riguardo all'amministrazione del trust, che egli è autorizzato ad inoltrarvi». Vi è poi un fax del 22 luglio del '97 di Mills all'avvocato Felicity Knowles, con cui la autorizza ad aprire un conto a suo nome «per la ricezione e la trasmissione dei fondi, come da istruzioni già in vostro possesso». Al fax era allegata appunto la procura che nominava Mills legale di Attanasio. Ora il premier denuncia il rifiuto di cercare questa documentazione, da parte dei magistrati. Attanasio, però, in un interrogatorio di fine 2005, aveva detto di non sapere di questa operazione con Mills (dalla metà del luglio del '97 era stato in carcere per due mesi). In un altro aveva detto di non sapere nemmeno di un prestito - per rimborsare il quale, nel 2004, Mills aveva chiesto un finanziamento - che l'avvocato inglese avrebbe ricevuto da lui per costituire la società Struie, destinataria finale di una parte della somma, secondo la documentazione diffusa oggi da Berlusconi. Nella risposta, che i pm diedero quando non accolsero la istanza della difesa di una rogatoria alle Bahamas, affermano che l'approfondimento è già stato «effettuato» perchè il 18 aprile 2005 era stata trasmessa all'autorità delle Bahamas una rogatoria per «individuare i passaggi bancari attraverso i quali il compenso corruttivo è pervenuto nella disponibilità dell'imputato Mills». Lo scorso 14 febbraio è stata inoltrata un'ulteriore integrazione. È sulla scorta di questo argomento che i magistrati milanesi spiegano che «il richiesto "approfondimento tramite rogatoria internazionale" è già stato dunque effettuato». Per l'accusa il rapporto fiduciario instaurato tra Attanasio e Mills, potrebbe essere stato usato per «schermare» il flusso di denaro destinato alla corruzione.

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