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In Borsa pronto il castigo a Prodi

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I trader preoccupati nel caso di un successo del centrosinistra

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Si sghignazza, sui mercati, tra un'operazione e l'altra. Ma la faccenda s'è fatta maledettamente seria. Il futuro è incerto, alle porte ci sono le elezioni, dietro l'angolo una possibile tassazione delle plusvalenze. La Borsa s'interroga, elabora strategie, i traders sono dilaniati dal dubbio: vendere prima del 9 aprile o farlo subito dopo, in caso di vittoria del centrosinistra? Il Mibtel, per ora, non registra il panico dilagante tra gli operatori (ieri ha chiuso in terreno positivo, tranquillizzata anche dal recupero di Berlusconi), ma tutto si giocherà nei giorni a cavallo delle elezioni. Ma intanto il «partito della fuga» dal mercato, quello che chiama a raccolta i colleghi al grido di «vendere, vendere», è già in azione sulla piazza italiana. «Se arrivano i comunisti al governo per guadagnarci devo aggiungere un 6,5% e penso che molti azionisti prima delle votazioni usciranno dai titoli facendoli scendere molto», dice un trader professionista che utilizza una piattaforma telematica per sfogarsi e scambia pareri allarmati con i colleghi. Allarmati come quelli che invitano esplicitamente a sostenere il governo Berlusconi, nell'interesse della categoria: «Invito pertanto tutti i foristi a fare campagna elettorale a favore del centrodestra nel nostro stesso interesse», scrive Uptrade sul portale Finanza online. Ma c'è anche chi spiega che da tutta l'operazione sui capital gains architettata dal centrosinistra, il professor Prodi non ricaverà neanche una lira. Perché? Semplice: i mercati lo puniranno generando solo minusvalenze, altro che gains. «Basta semplicmente che i mercati correggano per un mese - scrive Alibab - e invece di plusvalenze nei portafogli ci saranno delle minusvalenze…». Sulla stessa linea anche Brando 73, della piattaforma «traders per sempre»: anche lui si prepara a vendere e immagina una strategia ribassista dei mercati, subito dopo il voto, in caso di vittoria dell'Unione, per costringere il futuro governo a tornare sui propri passi, rinunciando all'inasprimento della tassazione sulle rendite: «Dall'aumento sul capital gain non ci si può aspettare nulla visto che basterebbe che i mercati cominciassero a retrocedere perchè lo stato non far guadagnare neanche un euro allo Stato». Ma tra gli operatori di Borsa c'è spazio anche per la tassa di successione: bocciata, anche quella: «È una tassa che storicamente, quando va bene, copre si e no i costi per accertarla...». E le banche?, si chiede Masdy 81. «Non faranno nulla per impedire 'sta tassazione? Non hanno paura della fuga dei capitali, che è già iniziata? Io credo che stiamo sottovalutando il problema: a me l'8% di tasse in più fanno molta differenza, non so a voi...».

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