Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Altro che Ds, An fa il pieno di donne

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Gianfranco Fini ha inserito nelle liste per le prossime elezioni politiche una nutrita e qualificata presenza femminile. Come dire che mentre la sinistra si riempe la bocca di parole, la destra risponde con i fatti. Flavia Perina, direttore del «Secolo d'Italia», Angiola Filipponio, moglie del compianto Pinuccio Tatarella, l'avvocato penalista Giulia Bongiorno, difensore di Giulio Andreotti, il presidente di Azione giovani, Giorgia Meloni e Maria Ida Germontani. A queste si aggiungono le riconfermate Daniela Santanchè, Maria Grazia Siliquilini, Angela Napoli e Carla Castellani. Donne tutte con una storia e uno stile diversi, ma accomunate da un'unica idea: portare più destra e una maggiore presenza femminile alla Camera e al Senato. Candidata per la prima volta, ma in politica da anni, Flavia Perina, che guida il quotidiano del partito, porterà in Parlamento la sua personale esperienza, anche di mamma. «La sinistra sta perdendo il monopolio che ha esercitato per tantissimi anni sulle tematiche femminili, perchè le sue ricette in qualche modo si sono rivelate insufficienti per realizzare quella specie di paradiso in terra che avevano prospettato alle donne italiane». Romana, 29 anni, tra le candidate c'è anche Giorgia Meloni, presidente di Azione giovani. «La mia priorità -dice- sarà quella di battermi per tutte quelle rivendicazioni che i giovani hanno eleborato in questi anni e che ritengo valide». Ma per la passerella del Transatlantico dovrà rivedere il suo look un po' casual, apostrofato persino da Fini durante l'ultima direzione nazionale. «Onorevole così non si va in Parlamento», le ha detto il vicepremier. «Voglio tranquillizzare il presidente -risponde Meloni- non arriverò alla Camera con la tuta mimetica... Cercherò di rispettare le istituzioni, ma senza necessariamente rinunciare ai jeans, che peraltro oggi sono diventati un capo d'alta moda». Angela Filipponio, docente universitaria, è scesa in campo, come assessore alla Cultura al Comune di Bari, dopo la morte del marito. «Voglio occuparmi essenzialmente dei giovani».

Dai blog