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«Canale 5 non ha violato la par condicio»

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L'Authority sulle Telecomunicazioni blocca le polemiche: «È stato un servizio di cronaca»

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È quanto ha deciso la Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che boccia però le eventuali repliche dell'evento, «in quanto verrebbero meno quei caratteri di eccezionalità e di stretto legame con l'attualità della cronaca». «La Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni — spiega una nota dell'organismo di garanzia — ritiene che la trasmissione in diretta del discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri al Congresso degli Stati Uniti e la ripresa dello stesso nei programmi televisivi informativi dello stesso giorno primo marzo non abbiano comportato la violazione delle disposizioni sulla par condicio, trattandosi di cronaca di un evento di eccezionale rilevanza istituzionale rispondente a primarie esigenze d'informazione». «Un diverso apprezzamento — rileva tuttavia l'Authority — potrebbe però essere fatto se l'evento venisse riproposto in successive trasmissioni nel corso della campagna elettorale, in quanto verrebbero meno quei caratteri di eccezionalità e di stretto legame con l'attualità della cronaca che, alla luce della normativa vigente, fanno propendere per la rispondenza della trasmissione in esame ai principi ed ai criteri in materia di par condicio».

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