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Il tormentato rapporto col governo

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Calderoli aveva già minacciato le dimissioni un anno fa, il 17 marzo del 2005 e annunciando che l'avrebbe ripreso solo solo dopo l'approvazione della riforma costituzionale al Senato. Il 23 marzo successivo ritornò sulla sua decisione. 21 giugno 2001. Il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Giorgetti lascia l'esecutivo per diventare presidente della commissione Bilancio della Camera. Sarà sostituito il 7 marzo 2003 da Paolo Uggè, tecnico, già segretario generale di Conftrasporto. 21 febbraio 2002. Scontro il casa Lega nell'esecutivo. Il ministro del Welfare Roberto Maroni «sfiducia» il suo sottosegretario Alberto Brambilla ritirandogli le deleghe sul lavoro e la previdenza. La colpa di Brambilla, secondo Maroni, sarebbe di aver favorito una fuga di notizie per «manie di protagonismo». Il 25 febbraio Maroni precisa che Brambilla rimane sottosegretario. 11 luglio 2003. Il sottosegretario leghista alle Attività Produttive con delega al Turismo Stefano Stefani è costretto alle dimissioni, travolto dalle reazioni polemiche suscitate da alcune frasi contro i tedeschi. Gerhard Schroeder, all'epoca cancelliere, aveva cancellato le vacanze in Italia in seguito alle affermazioni di Stefani. 19 luglio 2004. Bossi lascia il ministero delle Riforme per il Parlamento europeo. La poltrona di Bossi viene assegnata a Calderoli. 18 febbraio 2005. Il ministro delle Riforme Roberto Calderoli si dimette.

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