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Sbarbati: «Romano ci dica se ci vuole ancora nell'Ulivo»

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Era a casa, nelle Marche, a pochi chilometri da dove Silvio Berlusconi celebrava la quarta tappa del suo tour elettorale. Ma per Luciana Sbarbati non c'è nessun inciucio. La leader dei Repubblicani Europei è solamente arrabbiata e lo si capisce appena comincia a parlare. Un fiume in piena al punto che è quasi impossibile farle una domanda. Lei ha detto che i Repubblicani hanno fatto bene a non firmare il programma dell'Unione. Troppa forma e pochi contenuti? «No, i contenuti credo ci siano. Il problema è vedere se c'è anche una sintesi condivisa. Mi sembra che questo programma realizzi semplicemente una sintesi elettorale di interessi contrapposti». Perché questo? «È mancata una regia politica forte». Il dissenso dei Repubblicani, però, va ben oltre la questione del programma. «Partecipando al nostro ultimo congresso lo stesso Prodi disse: "È mia intenzione ascoltare chi ha sostenuto l'Ulivo fin dal 1995". Questo è un fatto, invece...» Invece? «Invece oggi l'Ulivo è un cartello a due tra Ds e Margherita. Non ci hanno neanche invitati all'inaugurazione della sede dell'Ulivo. Chi l'ha deciso?» Non lo so. Lo chiedo a lei. «Mi piacerebbe saperlo. Nessuno può ridurre i Repubblicani a fare l'ospite. Se questa piccola costola laica dà fastidio lo dicano, escano allo scoperto». Qualcuno dice che è solo un problema di posti. «Assolutamente no. Io non sono una questuante. Alle Regionali sono riuscita ad eleggere la mia consigliera nelle Marche anche se non era inserita nel listino protetto. Io non voglio essere a carico di nessuno, non voglio poltrone, pretendo solo di essere riconosciuta come uno dei costruttori dell'Ulivo». Ma i suoi alleati, Rutelli in primis, hanno detto: «Porte aperte a Rosa nel Pugno e ai Repubblicani». «Le porte aperte per la Rnp sono una cosa. Quelle per i Repubblicani un'altra. Boselli ha deciso di lasciare il progetto dell'Ulivo. Noi no». Ed ora? «Giovedì si riunirà la nostra assemblea nazionale. Per quel giorno attendiamo risposte al problema politico posto. Altrimenti decideremo di conseguenza». N. I.

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