Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Via i personaggi «trash» dal video. E anche qualche direttore Si comincia oggi con Domenica in. E i reduci dei reality tremano

default_image

  • a
  • a
  • a

In quest'ottica, molti ex reduci da reality show cominciano ad avvertire il pericolo di non venir più ospitati in trasmissioni televisive come «La vita in diretta», «L'Italia sul due», la stessa «Domenica in» ed i vari contenitori di gossip e di informazione leggera. «La preoccupazione per il dilagare del trash è grande — dice Pippo Baudo che oggi, insieme a Massimo Giletti ed a Luisa Corna coprirà le due ore tradizionalmente gestite da Mara Vienier che avranno come titolo "Speciale Domenica in" — La Rai, però, non ha certo emesso un editto bulgaro, quando ha affermato, tramite il direttore generale Meocci che saranno banditi tutti coloro che ledono la dignità dell'azienda. Il dg, con toni garbati, vuole soltanto richiamare l'attenzione sulla qualità televisiva e sulle proteste dei telespettatori per la telerissa di sette giorni fa». Baudo intratterrà i telespettatori per circa cinquanta minuti, sperimentando un'idea tutta sua, un format nuovo dal titolo «Sette giorni», una rassegna settimanale della Tv, mentre Giletti, dalle 15 alle 16, dedicherà lo spazio restante al festival di Sanremo e terrà la linea fino alle 18, quando la cederà a Baudo per le sue consuete due ore di «Domenica in, ieri, oggi e domani». E dalla prossima settimana la fascia oraria gestita da Mara Venier — che tornerà in video — sarà completamente rivoluzionata. Al bando il trash ed i suoi personaggi di spicco, si dice negli ambienti vicini al contenitore festivo. E cambieranno anche tutti gli opinionisti, in modo che i telespettatori avvertiranno l'aria nuova che si respira. Ma oggi pomeriggio, forse all'inizio di Domenica in, la Venier, che fino adesso è stata l'unica a pagare per la telerissa tra Zequila e Pappalardo, con una settimana di sospensione dal video, potrebbe intervenire, anche se solo telefonicamente e per qualche minuto, nella sua fascia. A chiamarla sarà proprio Pippo Baudo. E mentre Baudo conclude stigmatizzando che il reality deve essere un'occasione per conversare, non per litigare, molti ex protagonisti del genere temono di veder ridimensionata la propria presenza in Tv. Si rifugia dietro un «no comment» Carmen di Pietro, raggiunta telefonicamente, analogamente ad Adriano Pappalardo che non vuole fare dichiarazioni a proposito. Sono invece i loro colleghi de «L'isola dei famosi» a venire allo scoperto. «Il problema non è il reality show, ma la misura e della sobrietà che ognuno di noi dovrebbe sempre possedere come simbolo della propria professionalità» dice Maria Giovanna Elmi, reduce dall'ultima edizione de «L'isola dei famosi». «La Tv entra in tutte le case, mi spiace che Zequila e Pappalardo si siano lasciati andare, ma noi altri non c'entriamo per niente». «È giusto finirla con comportamenti senza dignità e professionalità — afferma Enzo Paolo Turchi, altro ex de «L'isola dei famosi — sono d'accordo che bisogna bandire tutti i personaggi che scadono nella volgarità. Non è certo facile gestire Pappalardo o Zequila che d'altra parte non hanno lasciato molti segni artistici nella loro carriera. Il timore è che si possa fare di tutt'erba un fascio. Ma confido nel senso di responsabilità e di oculatezza dei responsabili Rai». Gli fa eco la moglie Carmen Russo della prima edizione de «L'isola»: «Bisogna distinguere tra chi è diventato famoso con il reality e chi, invece, ha fatto anche il reality. A muoverci deve sempre essere la nostra coscienza artistica ed il rispetto per i telespettatori che pagano il canone». Ma oltre ai personaggi trash nella «nuova Rai» rischiano anche alcuni direttori. Carlo Rognoni venerdì in un'intervista al Corriere della Sera ha già stilato la lista dei buoni e dei cattivi: via Mimun e Del Noce, una bella ridimensionata a Bruno Vespa.

Dai blog