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Parte domani la seconda operazione-verità Presto manifesti aggressivi. «Dov'è Prodi?»

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Forza Italia procede come un panzer nella campagna elettorale mentre Berlusconi continua la maratona televisiva. Ormai è chiaro che è il premier a dettare le regole della comunicazione politica e non solo alla sinistra che marcia a rimorchio ma anche ai suoi alleati. I prossimi manifesti saranno più duri verso l'Unione. A breve potrebbe apparire un «falce e Macello» che ricorda il simbolo comunista ma ironizzando sugli effetti deleteri della sinistra al potere. E su questo solco si inseriscono anche i due opuscoli che saranno distribuiti nei tremila gazebo allestiti in tutta Italia per domani e domenica, per l'11 e 12 febbraio e per il primo fine settimana di marzo. L'ultimo mese i gazebo saranno permanenti nelle piazze. Un opuscolo dal titolo «Bugie della sinistra» contiene lo slogan «La sinistra non crede in niente, tu non credere alla sinistra». Con il pieghevole Forza Italia ribatte colpo su colpo alle «bugie della sinistra» dal lavoro precario, alla guerra in Iraq, al carovita, dalle leggi ad personam alla riduzione delle asse. Un esempio: sul carovita si dice che è «dovuto a come Prodi ci ha portato all'euro». Il secondo opuscolo illustra le 33 grandi riforme del governo. Nei gazebo saranno presenti ministri e sottosegretari, deputati e senatori di Forza Italia che risponderanno personalmente alle domande dei cittadini. Domenica poi partirà l'operazione dei difensori di voto che sarà coordinata da Mariastella Gelmini, cordinatrice di FI in Lombardia. Circa 60.000 volontari saranno coinvolti per fare i rappresentanti di lista nei collegi elettorali. Intanto Berlusconi continua con le presenze televisive e radiofoniche dove alterna attacchi alla sinistra a battute e aneddoti di vita privata. Ieri era a «Tutte le mattine» ospite di Maurizio Costanzo e poi si è spostato a Radiomontecarlo. Oggi sarà a Radio Radio in diretta telefonica da Palazzo Chigi. Da Costanzo esordisce incalzando Prodi: «Ma dove sei finito? Ci sei? Ce la fai? Sei connesso? A quando il confronto? Hai attacchi di panico eh?» E gesticola scherzando con il comico Pino Campagna anche lui ospite della trasmissione. Poi: «Con Prodi l'Italia tornerebbe indietro, sarebbe un Paese antiquato e statalista. Ve lo immaginate che governa con i no global?» E quando Costanzo gli chiede di poter ospitare il faccia a faccia con il professore, il Cavaliere divertito risponde: «Tu strascichi le parole poi viene Prodi e c'è un calo di ascoltatori. Così vanno tutte le trasmissioni della Rai». Quando poi gli viene chiesto con chi andrebbe a cena, se con Prodi o con Fassino, ecco che Berlusconi: «Meglio digiunare, preferisco commensali più divertenti e meno tristi». Poco prima il presidente di Fi ha ricordato ancora una volta il superlavoro di Palazzo Chigi: «Faccio una vita grama. Mai una festa neanche per una vittoria elettorale. E non godo nemmeno dei successi in politica, perchè arrivo al traguardo e subito scatta quello successivo...». Ed è così se come preannuncia Pierluigi Diaco a «Era la Rai» su Canale Italia, il premier sta preparando un secondo contratto con gli italiani rivolgendosi a tre fasce di cittadini: gli anziani, i giovani e le donne. Da Costanzo Berlusconi ha anche affrontato i temi del momento. Commenta l'archiviazione da parte dei magistrati della sua deposizione sul caso Unipol. «Era scontata da subito, sono stato io il primo a dirlo visto che non c'era alcun risvolto penale. Non è vero che sono stato sconfessato». Commenta anche «negativamente» i risultati delle elezioni in Palestina. «Se viene confermato questo risultato, allora tutto ciò in cui abbiamo sperato, di aprire una finestra di pace tra Israele e Palestina, si rimanderà chissà a quando». A Radiomontecarlo annuncia che il 25% dei posti nele liste elettorali sarà dato alle donne.

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