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Pisanu difende i Servizi, Letta va al Copaco

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è tornato a respingere le accuse di un intervento del Governo, tramite i servizi, per spiare esponenti dell'opposizione. Sulla stessa linea il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, mentre c'è attesa per quanto dirà oggi al Copaco il sottosegretario con delega all'intelligence, Gianni Letta. Berlusconi è netto, dopo l'appello lanciato giovedì scorso dal senatore diessino Massimo Brutti affinchè i servizi segreti stiano lontani dai dossier annunciati dal premier e le successive polemiche. «È un'infamia - afferma il presidente del Consiglio - ho dato disposizioni all'Avvocatura dello Stato di valutare se c'è stato un reato da parte di chi ha detto certe cose». Sulla vicenda interviene anche Pisanu. «Per quanto mi risulta - osserva il ministro - non ci possono essere dubbi sulla lealtà istituzionale e sulla neutralità dei nostri servizi segreti rispetto alle vicende politiche e non che interessano la vita del Paese». E per il segretario dell' Udc, Lorenzo Cesa, «attaccare i servizi, che sono importanti all' estero e fiore all' occhiello dell' Italia, fa veramente schifo». Si prevede quindi una riunione calda oggi al Copaco, dove, oltre a Letta, sarà sentito anche il direttore del Sismi, Nicolò Pollari. La duplice audizione era stata calendarizzata da tempo. All'ordine del giorno, un'analisi delle minacce terroristiche alla vigilia di uno degli eventi più delicati per la sicurezza nazionale, le Olimpiadi di Torino, nonchè delle elezioni. Toccherà a Letta pronunciare parole definitive sull'estraneità dell'intelligence ai dossier e veleni che infiammano la campagna elettorale.

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