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«Ecco come ho ripianato i debiti»

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Ieri Ugo Sposetti, il tesoriere dei Ds, lo ha spiegato anche a parole. Davanti alla platea del Palafiera ha raccontato per filo e per segno come è riuscito, in questi quattro anni, ad abbattere i debiti della Quercia. «Spesso - ha esordito - ci chiedono come avete fatto ad azzerare il vostro debito. Siete stati capaci di farlo tutto da soli? Lo avete fatto solo grazie all'autofinanziamento?». Sposetti ha definito «legittime» queste domande a cui, ha aggiunto, «non è difficile dare risposte semplici e trasparenti». Nel 2001, ha spiegato, i Ds avevano accumulato un debito complessivo di 584,5 milioni di euro (circa 1.130 miliardi delle vecchie lire) dovuto soprattutto alle passività dell'Unità «e di altre attività editoriali». «Per sanare la situazione debitoria - ha continuato - il partito si è mosso in tre direzioni. Abbiamo provveduto all'alienazione del patrimonio immobiliare e, con il definitivo trasferimento della proprietà dell'Unità abbiamo liquidato passività per 423 milioni di euro». Contemporaneamente si è provveduto alla sottoscrizione di mutui bancari pluriennali, «come fa qualsiasi azienda che intende ristrutturare e risanare le proprie attività». Attraverso questa operazione i Ds hanno liquidato altri 160 milioni di euro di passività. Il rilancio delle Feste dell'Unità (passate in pochi anni da 2.500 a 3.500), poi, ha fornito ulteriori risorse, incrementate dalla campagna di autofinanziamento, necessarie per mandare avanti l'attività quotidiana.

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