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E i Verdi valorizzano la Predappio di Mussolini

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E' il caso della proposta di legge che il senatore dei Verdi, Sauro Turroni ha presentato nel 2001 per il recupero, la tutela e la valorizzazione del territorio di Predappio, alla Commissione Territorio, Ambiente, beni ambientali del Senato. Non l'unica proposta in tal senso visto che nel 2005 il senatore di Alleanza nazionale, Alberto Balboni ne ha presentata un'altra con l'adesione di una folta rappresentanza di senatori aennini. Si dirà che il tempo è galantuomo ma fatto sta che la terra natia di Benito Mussolini ora ritrova fama e riconoscimento storico. Nel complesso le due proposte sono molto simili. Entrambe partono dalla considerazione del ruolo storico di Predappio che mentre per Balboni inizia addirittura «dall'epoca dei romani» per Turroni «la vicenda storica ed urbanistica di Predappio è emblematica della sedimentazione nel tempo di testimonianze che sono in grado di suscitare un interesse non solo locale per i rapporti fra storia e paesaggio». Addirittura lo stesso Turroni spiega che esistono «alcuni edifici che una volta restaurati si prestano ad essere inseriti in un sistema unitario di fruizione mussale e conoscitiva». Quali edifici? Ma naturalmente: «la casa natale di Mussolini, nodo di collegamento fra l'originario paesaggio rurale e la nuova fondazione urbana la Casa del fascio, di elevata qualità architettonica ed in pesante stato di degrado, sede appropriata per attività espositive e didattiche legate ad una ricca documentazione sulle vicende urbanistiche ed architettoniche del ventennio» e l'ex fabbrica aeronautica Caproni. E per concludere la questione contributi, 10 milioni di euro di cui 2.5 milioni per gli anni 2006 e 2007 e 5 milioni di euro per il 2008. Tutti destinati ad interventi di restauro e recupero dei beni archeologici, storico-artistici e storico testimoniali. Più generoso, invece, Balboni che nel suo ddl prevede un contributo straordinario di 15 milioni di euro divisi per tutti e tre anni. Ma l'incredulità serpeggia tra i colleghi senatori della Commissione, dove il senatore Fausto Giovannelli dei Ds, non convinto dalle argomentazioni di Turroni, chiede di approfondire l'analisi del ddl, perplesso «nel predisporre particolari interventi di tutela e valorizzazione a favore di un comune ben noto per aver dato i natali a Benito Mussolini». Stesse perplessità per il forzista Scotti, che cerca di fugare prontamente il suo collega di partito e presidente della Comissione, Emiddio Novi, chiarendo che l'opera di recupero e valorizzazione cerca di debellare il fenomeno del turismo nostalgico nella zona. Perplessità a parte il ddl è ancora all'esame della Commissione ed aspetta la discussione finale, dopo aver ottenuto lo scorso novembre parere favorevole dalla Commissione Istruzione. Chissà che stavolta Predappio e Mussolini non siano capaci di mettere d'accordo maggioranza ed opposizione.

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