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An difende il Sottosegretario: «Non ha mai avvisato Ricucci che era intercettato»

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I fatti risalgono a quest'estate quando il Corriere della Sera e Repubblica pubblicarono i testi di intercettazioni telefoniche che riportavano conversazioni di Fiorani, Fazio e Ricucci. Fu proprio una di queste telefonate a richiamare l'attenzione degli inquirenti. Il 14 luglio il Governatore di Bankitalia, al telefono con la moglie, la informa di «aver appreso che Fiorani era intercettato». Per tutta risposta la donna, stupita, dice al marito che «una certa persona vicina a Grillo (senatore di Forza Italia), li aveva informati del contrario». Interrogato più volte Fiorani ha sempre negato di aver ricevuto informazioni circa le operazioni di intercettazione. Ora, invece, ha deciso di «vuotare il sacco» facendo il nome del sottosegretario di An. Secondo la versione di Fiorani, Valentino avrebbe informato Ricucci che poi avrebbe passato la «soffiata» all'amico. Cosa ci sia di vero in questo j'accuse del banchiere lodigiano non è dato saperlo, ma Valentino non sembra disposto a farsi infilare nel tritacarne mediatico che si sta sviluppando attorno alla vicenda Antonveneta. Così, ieri, appena la notizia è stata resa pubblica, ha subito smentito annunciando immediata querela. «Conosco Ricucci e sono stato il suo avvocato - ha spiegato Valentino - finché non ho assunto funzioni di governo. Questo è tutto! Non permetterò che la propagazione di queste menzogne resti impunita. Presenterò una querela per calunnia contro accuse che espongono il mio nome nell'ambito di vicende che mi sono assolutamente estranee e delle quali nulla so». La notizia si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno su tutto il centrodestra che ha immediatamente espresso solidarietà all'esponente del governo. Anche il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha commentato la vicenda: «Se vi è stata una talpa dentro il governo questa è una cosa grave. Ma facciamo attenzione: "talpa" è chi ha detto all'interlocutore "sta attento perché sei intercettato" perché sapeva a motivo del suo ufficio delle intercettazioni. Ma anch'io direi di far attenzione a non parlare al telefono. Perché oggi è una cosa normale, siamo tutti intercettati». Solidarietà a Valentino è stata espressa, dal vicecoordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto, dall'avvocato del premier e deputato di Forza Italia Niccolò Ghedini e dall'altro sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli («Assolutamente ridicole le affermazioni contro Valentino. Temo nuova stagione di gogna mediatica»). Ma è stato tutto lo stato maggiore di An a prendere le difese del sottosegretario. «Conosco e stimo l'avvocato Valentino da tanti anni. Gli ribadisco tutta la mia incondizionata stima e considerazione, oltre che amicizia» è stato il commento del vicepremier Gianfranco Fini. Ma attestazioni di stima sono arrivate anche da Maurizio Gasparri, dal vicepresidente dei deputati di An Italo Bocchino, dal capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa, dal capogruppo al Senato Domenico Nania, dal viceministro alle Attività Produttive Mario Landolfi e dal ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi. Ma è stato lo stesso Valentino a tornare sulla vicenda. «È evidente che la divulgazione di una notizia del genere, l'esistenza di una "talpa" che avrebbe rivelato la notizia dell'esistenza di intercettazioni in corso - ha commentato il Sottosegretario attraverso una nota del suo ufficio stampa -, mira a colpire gli stessi magistrati ed ufficiali di polizia titolari delle indagini: gli unici che potevano essere a conoscenza di quanto stava accadendo». «Si tratta, evidentemente - continua la nota -, dell'ennesimo tentativo di coinvolgere esponenti politici nell'inchiesta della Procura di Milano. Lo scopo potrebbe essere quello di occultare reali responsabilità e sviare l'atte

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