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E nella destra Bocchino apre a laici e socialisti

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La scissione del Partito Socialista e la spartizione dei due tronconi, l'uno che resta nel centrodestra e l'altro proiettato verso il centrosinistra ha aperto un problema all'interno della Cdl su chi riuscirà ad agganciare i socialisti. Così mentre Stefania Craxi ha definito il rapporto con Forza Italia e si candiderà con il partito di via dell'Umiltà, Alleanza Nazionale sta tentando delle manovre di avvicinamento. A via della Scrofa devono aver intuito lo stato di sbandamento di alcuni socialisti che usciti malconci dal congresso che ha sancito la scissione, pur continuando a restare fedeli alla Cdl, si stanno allontanando da Forza Italia. Ed è questa falange di incerti e indecisi che Alleanza Nazionale vorrebbe intercettare in nome delle comuni radici con il craxismo. Il primo passo di questa operazione è una tavola rotonda sul tema «Socialismo Tricolore. La politica di Craxi e la destra» organizzata dall'associazione «Giuseppe Tatarella» presieduta da Italo Bocchino e la Fondazione Craxi presieduta da Stefania Craxi. Al convegno parteciperanno gli storici Roberto Chiarini e Francesco Perfetti, lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, l'economista Francesco Forte, il consigliere Rai Gennaro Malgieri e il costituzionalista Beniamino Caravita di Toritto. «Ci sono dei punti di aderenza tra la politica di Craxi e la destra» afferma Bocchini e spiega che il punto dipartenza è la riflessione che fece Tatarella nel 1996 il quale sosteneva che la tradizione socialista, dopo la parentesi di tangentopoli, deve tornare ad avere un ruolo da coprotagonista». Bocchino sostiene che «occorre riflettere su questo argomento perchè non si può lasciare alla sinistra il copyright del pensiero socialista». Insomma la tesi è che anche An può rivendicare «programmi comuni con la tradizione socialista». I punti di contatto tra destra e socialisti si ritrovano, secondo Bocchino, «nel tema delle riforme istituzionali, nell'elezione diretta del sindaco e nel presidenzialismo». «Il Craxi di Sigonella era vicino ai valori dell'identità nazionale dela destra e anche per quanto riguarda il programma economico, le scelte sulla scala mobile, sulla modernizzazione del Paese , sono in sintonia con An». Bocchino smentisce la tesi di Bobo Craxi secondo il quale «il riformismo craxiano ha punti di contatto solo con la sinistra». In definitiva se una frangia dei socialisti intende uscire da Forza Italia non possono essere intercettati da Casini. Ecco quindi che An si candida a accoglierli. L.D.P.

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