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LE dichiarazioni del leader dell'Unione hanno subito infiammato gli animi nella Cdl, anche se il portavoce ...

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Marcello Dell'Utri invece si è limitato ad un laconico: «Prodi? Le sue parole lo qualificano da solo...». Ma è la mancanza di un programma comune nell'Unione a diventare il leit motiv delle repliche risentite di gran parte della Cdl. «Non potendo nemmeno abbozzare un programma che spaccherebbe inevitabilmente il cartello elettorale di cui è a capo, Prodi punta sulla volgarità e cerca di fomentare una campagna d'odio e di incertezza alla quale, responsabilmente, riteniamo di non dover neppure rispondere», ha ribattuto Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia. Ma sono le affermazioni di Prodi su Berlusconi, Dell'Utri e Lunardi ad indignare. «Dimostrano quale sia il livello di un signore che ha fallito dovunque sia andato», ha replicato Antonio Tajani, capogruppo azzurro a Strasburgo. «Espressioni deliranti — rincara Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia — con questo Prodi per noi la partita è già vinta». «Prodi, alias il "signor fiasco" — ha detto Isabella Bertolini — ha fatto splash su tutto. Ma con le sue squallide offese dimostra il suo infimo grado di squallore e di incivilita politica». Scegli l'arma dell'ironia Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore nazionale di Forza Italia: «Capiamo che a Prodi e Fassino dia fastidio questo nuovo tipo di impegno che Berlusconi ha manifestato verso le emergenze primarie delle aree sociali più deboli». «L'annuncio di Berlusconi — ha aggiunto — è in coerenza con quanto fatto dal governo della Cdl attraverso la riduzione delle tasse e l'estensione della no tax area a 12 milioni di cittadini». E gli alleati della Cdl sono venuti in soccorso degli Azzurri. «Prodi, preso dalla foga di insultare — ha affermato il capogruppo Udc alla Camera Luca Volontè — ha perso facilmente il controllo e come sempre non ha perso occasione per mistificare la realtà, disprezzando un tema sociale rilevante come quello della casa». A difesa del premier è intervenuto anche Maurizio Gasparri: «Il progetto di dare una casa agli italiani più poveri è una proposta credibile. E lo dice un governo che con questa legge finanziaria già stanzia un miliardo e cento milioni di euro a favore della famiglia». «Fassino e Prodi — ha aggiunto Gasparri — invece di polemizzare vanamente con il centrodestra, si ricordino dei loro fallimenti al governo, e abbiano più rispetto per un esecutivo che è stato coerente con le sue affermazioni di programma e che anche in questo caso parla di cose che ritiene di poter realmente fare». Sulla stessa lunghezza d'onda il suo collega di partito Adolfo Urso, viceministro alle Attività Produttive e membro dell'esecutivo di Alleanza Nazionale: «Quella di Berlusconi non è una promessa ma un programma in sintonia con le grandi rivoluzioni liberali secondo il detto: tutti proprietari. La sinistra reagisce con i tic di sempre perché vorrebbe in fondo tutti proletari».

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