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Alla convention del Circolo giovani Berlusconi mette in guardia dal pericolo dell'Unione al governo

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«Daremo una casa a tutti»

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Sì, Silvio Berlusconi ripete «siamo pari, 48% a 48%». Vero, lo ha detto. Lo ripete. Ma quando parla, il premier gioca soprattutto una carta: la sinistra fa paura. E se vince farà male. I suoi tre principali discorsi di questa settimana — all'assemblea costituente del partito unico, alla manifestazione per la libertà e quello di ieri alla convention di Circolo Giovani a Sorrento — sono stati incentrati proprio su questo concetto: la sinistra al fondo è ancora comunista, se va al governo farà male agli italiani. E sarà valanga di tasse, occupazione del potere, denigrazione dell'avversario. E la sua è una chiamata alle armi anche dei militanti. La prende alla lontana, anche se dalle prime battute si capisce dove vuole arrivare: «Qui ci sono tante belle donne, qualcosa che non si vede nelle assemblee di certi altri partiti». Parte quindi il primo affondo: «Noi per la sinistra siamo il peggio del Paese, loro sono quelli che in Parlamento voltano la faccia dall'altra parte per non essere costretti a salutarmi. Questa è la realtà amara con cui siamo costretti a confrontarci». Quindi il Cavaliere entra nel vivo. Se la prende con l'euro di Prodi, con il cambio svantaggiato ai danni della lira che ha finito per far salire i prezzi. Ci infila una battuta: «Non siamo un Paese sull'orlo del baratro come dice Prodi. Ho letto la sua frase: "Berlusconi ci ha portato sull'orlo del baratro". Dovrebbe aggiungere: "Noi gli faremo fare un passo avanti"». Annuncia un piano casa: «Stiamo lavorando a un grande progetto che presenteremo in campagna elettorale, un impegno a costruire abitazioni per tutte le famiglie che non hanno casa di proprietà. È qualcosa di possibile e realistico e che non richiede tempi lunghi. Lo comunicheremo negli ultimi mesi della campagna». Infine, l'attacco più duro: «Noi non abbiamo partecipato alla guerra, non la volevamo, siamo lì per una missione di pace, perché sinistra e giornali importanti mettevano articoli e vignette in cui si dava per certo che Berlusconi avesse voluto la guerra. Altri, addirittura, hanno inventato che noi abbiamo dato la scusa per attaccare. È infondato. Ma mettetevi nei panni di un terrorista, se si convince che noi abbiamo inventato una scusa, pensa che Berlusconi deve morire e l'Italia deve subire attentati. Questi comportamenti sono anti-italiani e irresponsabili». Conclusa la Convention, mentre era a cena con i deputati di Forza Italia, il Cavaliere ha aggiunto dettagli importanti: «Le prossime liste di Fi - ha detto - saranno molto innovative, perché saranno un mix dell'esperienza del partito e dell'esperienza della società civile. Voglio fare come il premier giapponese Koizumi, che ha sciolto le Camere e nella sua lista ha inserito i migliori nomi di ogni categoria professionale, dal miglior cuoco all'avvocato più importante del Paese».

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