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Potrebbe anche aprirsi il fronte dell'autoriforma di palazzo Koch

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D'altronde, un attacco a gamba tesa, come lo ha definito il senatore Riccardo Pedrizzi (An), era atteso. Come dimenticare la faccia del presidente degli industriali all'uscita dell'ultima relazione di Bankitalia, nera e tesa come non mai, mentre i flash dei fotografi stavano tutti puntati su quello Stefano Ricucci (anche lui invitato a Palazzo Koch) che in quelle ore scalava il Corriere della Sera. Naturale dunque un attacco personale, peraltro arrivato dopo che i giornali di aria Fiat e Confindustria (in sintonia con la Repubblica di De Benedetti) preparavano il terreno a un processo di piazza. A questo punto però Fazio punta ancora di più sul prossimo Cicr, il Comitato interministeriale per l'economia e il risparmio, fissato il 26 agosto. In quella sede non sarà presentata alcuna autoriforma di Bankitalia, ma in una relazione di 26-27 cartelle troveranno spazio tutte le spiegazioni tecniche delle operazioni approvate relative ad Antonveneta e Banca Popolare Italiana ed Unipol e Bnl. In quella sede Fazio potrà utilizzare i suoi assi, a partire dal recente riconoscimento di legittimità dato dal Tar. Contemporaneamente potrebbe aprirsi il fronte dell'autoriforma di Via Nazionale, per il quale Fazio non è contrario, come emerge dalle recenti dichiarazioni di parlamentari vicini allo stesso Governatore, come il senatore Luigi Grillo (Fi). Qui però dovrà essere il Parlamento a mandare dei segnali, spingendo l'istituto sulla strada dell'autoriforma. I tempi in questo caso non saranno brevi e Bankitalia potrebbe arrivare fino alle prossime elezioni senza essere riuscita a chiudere la pratica. In questi giorni il governatore della Banca d'Italia, a parte una passeggiata nella vicina Pescasseroli e una puntata in chiesa, è rimasto barricato in casa a lavorare anche nei giorni di festa, protetto da un piccolo esercito di carabinieri in borghese, in stretto contatto telefonico con i suoi uomini più fidati: Angelo De Mattia e Vincenzo Catapano. I collaboratori di Fazio stanno anche preparando un elenco dei precedenti nei quali la Banca d'Italia ha rilasciato autorizzazioni ad operazioni straordinarie avvalendosi di consulenze esterne, bypassando la vigilanza interna: l'obiettivo è dimostrare che il caso Antonveneta non è un'anomalia. Ancora però non è chiaro se questa parte della memoria sarà in effetti presentata: il governatore non vuole dare l'impressione di doversi difendere.

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