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Il Banco di Bilbao chiama il Tar

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Il 29 luglio scorso - ma la notizia si è appresa solo ieri) il Banco di Bilbao ha presentato al Tar un esposto per chiedere l'annullamento delle delibere con cui Banca d'Italia ha autorizzato Holmo a salire prima al 9,9% e poi al 14,9% di Bnl. A rendere nota la mossa del gruppo spagnolo (componente del patto di sindacato guidato da Luigi Abete, insieme alle assicurazioni Generali e alla Dorint, società di Diego Della Valle) è stata la stessa Unipol nel prospetto presentato in Consob, precisando che comunque l'eventuale via libera di Via nazionale all'opa su Bnl, la cui richiesta è stata avanzata lo scorso 4 agosto, «sarebbe in ogni caso assorbente dei provvedimenti autorizzativi di cui» il Bbva chiede l'annullamento. Ma è evidente che la partita sul piano legale e politico è solo all'inizio. Un antipasto si è già potuto gustare sabato scorso, con la replica del presidente della banca di Via Veneto, Luigi Abete, al segretario dei Ds Piero Fassino («no alla par condicio sulle intercettazioni telefoniche», ha detto l'ex presidente di Confindustria in risposta al leader del centro-sinistra stupito di vedere sui giornali i suoi dialoghi con Consorte e neppure una riga sui colloqui del numero uno di Bnl con altri esponenti politici). A scaldare i motori è stata ieri l'associazione dei consumatori Codacons, che ha annunciato l'intenzione di chiedere alle autorità di controllo la convocazione delle assemblee delle cooperative che controllano Unipol «al fine di valutare l'opa su Bnl e accettarla o meno». Nella richiesta, si è fatto presente che l'operazione «sembra richiedere una modifica dello statuto della cooperativa e quindi la necessità di convocare un'assemblea plenaria dei soci anche al fine di consentire il loro recesso». La richiesta dell'associazione è arrivata su mandato di una socia della cooperativa unicoop tirreno. Ma a questa ipotesi ha replicato in serata il presidente di Unicoop Tirreno, Aldo Soldi. «La richiesta da parte di un socio per il cambio dell'oggetto sociale di Unicoop Tirreno - ha detto - non ha senso». Soldi ha ricordato infatti che la cooperativa appoggia l'iniziativa di Unipol («noi la condividiamo») e, di fronte all'iniziativa appoggiata dal Codacons ha sottolineato che: «le cooperative non stanno facendo alcuna scalata, l'opa viene fatta da Unipol. Noi siamo nel pacchetto di controllo, il nostro è un'agire indiretto». Soldi, che è anche presidente dell'associazione nazionale delle cooperative di consumatori, ha ricordato dunque che «da tempo le cooperative controllano Unipol e quindi la domanda doveva forse essere posta nel passato». Nel merito dell'operazione avviata dalla compagnia bolognese, Soldi ha aggiunto che le cooperative possono avere un posto importante nella galassia del credito: «nell'attività bancaria sono presenti aziende importanti. E ci sono anche aziende meno significative delle cooperative che hanno un ruolo significativo».

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