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«Corretto l'intervento di Casini»

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Ribadisco che il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, di fronte al dilagare di notizie che riguardano conversazioni telefoniche che anche in forme vaghe e indirette interessano parlamentari, bene ha fatto a chiedere informazioni alla magistratura». Lo sottolinea Vincenzo Siniscalchi, presidente della giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati. «Casini - evidenzia - ha osservato il dovere di verifica, da parte del Parlamento, del pieno rispetto delle garanzie dell'articolo 68 della Costituzione. La prassi è corretta perchè si collega ai rapporti di lealtà istituzionale tra poteri dello Stato ed a numerosi precedenti ratificati anche dal parere della giunta per le autorizzazioni. Sottolineo che la stessa correttezza istituzionale è stata praticata proprio dalla magistratura milanese che ha prontamente risposto al presidente della Camera preannunciando un approfondimento della questione». «Escludo nella maniera più assoluta - aggiunge Siniscalchi - che il presidente della Camera con la sua iniziativa abbia manifestato sfiducia nella magistratura. È fuori discussione tuttavia che se le intercettazioni sono utili a fare luce su preoccupanti ipotesi di delitti economici, una diffusione indiscriminata di atti di indagine riservati può sollevare polveroni che si prestano ad avventate speculazioni e possono compromettere lo stesso sviluppo delle indagini; di queste cose - conclude Siniscalchi - si è fatto carico il presidente della Camera e di questi argomenti si occuperà la giunta delle autorizzazioni allorchè le verranno trasmesse, come in altre occasioni è avvenuto, le risposte e le informative della magistratura».

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