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E Casini celebra i suoi «capi»

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Modera il direttore del Tg2 Mauro Mazza e i minuti che si accumulano, sul previsto orario d'avvio delle 17,30, sono per «colpa» di Pier Ferdinando Casini che si attarda all'ingresso con Francesco Cossiga, Antonio Gava, Emilio Colombo. «Tutti i miei capi! Mi fosse capitato 20 anni fa di trovarvi tutti insieme!» scherza il presidente della Camera. E si capisce che si sente in famiglia, non solo perché è stato vicino all'ex leader del grande centro democristiano nel periodo della disgrazia giudiziaria ora terminata, ma perchè questo è il «suo» album di ricordi, con Arnaldo Forlani, Giulio Andreotti, lo stesso Gava e Francesco Cossiga seduto accanto che continua a sussurrargli nell'orecchio retroscena e interpretazioni autentiche della storia (e dell'attualità) patria. Ci sono, appunto, Emilio Colombo, Carlo Giovanardi e poi Giuseppe Gargani, Vincenzo Scotti, Clelio Darida, Gianfranco Rotondi, Learco Saporito, Giulio Tremonti, Luigi Ramponi e decisamente tanta, tanta gente da colpire persino il «divo» Giulio: «Mai viste tante persone per la presentazione di un libro politico», ammette. Casini non è qui per un amarcord, casomai per un ritorno al futuro: «A vederli così in forma - dirà ad un uditorio già convinto di suo - è un peccato che abbiano tirato i remi in barca e li richiamerei all'impegno politico». Applausi.

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