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«I contenuti vengano dalla politica»

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Il consigliere economico di Palazzo Chigi dalle colonne del Sole 24Ore non risparmia critiche e sarcasmo al Documento di programmazione economico. «È un'ottima bozza preliminare ma va riempita di contenuti e di impegni politici. Il tecnico Siniscalco ha fatto il suo dovere ora tocca alla politica fare il proprio». Il primo appunto è sul quadro macroeconomico. «Bene la parte sulle prescrizioni euorpee ma non sono esplicitati i tendenziali per il biennio 2006-2008 e tantomeno l'entità delle manovre sottostanti. Non è poca cosa». Brunetta quindi contesta «la mancanza di idee forti, popolari, comprensibili alle persone». Poi chiede polemico: «perchè non citare il piano di vendita delle case popolari? Basterebbe un bell'accordo con le banche per favorire gli inquilini a basso reddito e moralizzare». Criticata l'eliminazione della quota del 20% delle tasse universitarie girate alle Regioni. «Vanno lasciate all'università: le regioni le sperperano mentre negli atenei servirebbero per aumentare l'efficienza e per dare corpo all'autonomia». Brunetta poi lamenta la mancanza del federalismo. «È l'ultimo Dpef della legislatura e non facciamo alcun cenno alla riforma federale e al vecchio decreto del 56? Male. È l'ultima occasione per imprimere un'accelerazione alla svolta federalista». Va oltre: «È anche l'ultima occasione per stabilire una volta per tutte che il vecchio sistema delle accise sull'energia elettrica va trasformato in Iva».

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