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Guerrini: ridurre i costi e la burocrazia

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E fotografano le tante difficoltà a cui deve far fronte la piccola impresa. In un'indagine promossa dalla Confartigianato, e presentata ieri nel corso dell'assemblea della confederazione, su un campione di tremila piccole imprese, vengono snocciolati i dati della crisi: andamenti negativi hanno caratterizzato domanda (-1,1%), fatturato (-0,7%) e occupazione (-1,3%) delle piccole imprese nel 2004, accentuati ancora di più nei primi sei mesi del 2005. Tra gennaio e giugno infatti la percentuale degli ordinativi e del giro d'affari sfiora -1,9%, anche se sul fronte occupazionale c'è un'inversione di tendenza +1,4%. Il presidente dell'associazione degli artigiani, Giorgio Guerrini, elenca poi i punti nevralgici che frenano la crescita delle imprese. Burocrazia. Secondo la Confartigianato l'inefficienza della pubblica amministrazione sottrae alle imprese italiane 14 miliardi di euro all'anno (2,4 miliardi alle imprese artigiane) Energia. Alle piccole imprese italiane l'energia costa il 30% in più rispetto alla media degli altri Paesi europei. Riforme. Segnano il passo le liberalizzazioni dei servizi pubblici. Nei fatti non c'è vero mercato per chi acquista energia elettrica, gas, assicurazioni sui rischi, credito. Anche la mancata riforma delle professioni genera pesanti costi indiretti. Tasse. Oltre alla polemica sulla riforma dell'Irap, Guerrini sottolinea il peso dell'eccessiva pressione fiscale. In particolare, le imprese artigiane pagano un vera e propria «tassa occulta», l'assicurazione degli infortuni sul lavoro all'Inail, con tassi medi molto superiori di quelli pagati negli altri settori. Contratti di lavoro. Va rafforzata la contrattazione territoriale Rete di imprese. L'accesso alle reti d'impresa per realizzare economie di scala è ostacolato da una legislazione arretrata. Ricerca e innovazione. La necessità di effettuare nuovi investimenti impongono risorse finanziarie che per le piccole imprese sono sempre più difficili da ottenere. La situazione rischia di peggiorare con gli accordi di Basilea2 Occupazione. Bisogna creare una rete capillare che nel Paese colleghi domanda e offerta di lavoro. Sommerso. È figlio anche dell'eccesso di burocrazia, degli interventi assistenziali che mantegono rendite di posizione e finti posti di lavoro. g. lom.

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