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«Miseria, terrore e morte» Follini frena Storace: «Grattamose»

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Così il mondo politico reagisce all'evocazione del premier sui gravi rischi («miseria, terrore e morte») legati all'eventuale ritorno del centrosinistra al governo. Durissimo anche il giudizio oltre Tevere: «La lunga campagna elettorale - scrive l'Osservatore Romano - si è aperta con il ritorno ad espressioni estremamente dure, affermazioni che talvolta non appaiono in linea con la storia, e che non rispondono soprattutto alle reali questioni che i cittadini pongono». Per il giornale vaticano, «sul tappeto giacciono invece problemi sempre più urgenti per i quali chi si candida per il futuro governo, regionale e nazionale, deve indicare soluzioni e rimedi». Da Follini una sola frase: «Non è il mio linguaggio» (riferito al Cavaliere). Anche il ministro Gianni Alemanno (An) stigmatizza le parole del premier invitando tutti, destra e sinistra ad «abbassare i toni». «Tutta l'Italia - aggiunge Alemanno - ha bisogno di serenità».Sarcastico, il commento di Massimo D'Alema: «Miseria, terrore e morte? Di questo terribile programma comunista mi sembra che il presidente del Consiglio abbia già realizzato il primo punto». Propone un distinguo anche Gianni De Michelis (Nuovo Psi): «Bettino parlava così del comunismo e dei post-comunisti, non della sinistra... Si tratta di una differenza semantica. Certo che se Berlusconi si rivolge così alla sinistra, non sono d'accordo. Ma se si riferisce alla tradizione comunista concordo con i suoi giudizi». Infine, un commento ironico al limite del dissacrante: quello di Fracesco Storace che in romanesco esclama uno scaramantico «grattamose», ovvero «grattiamoci».

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