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Soluzione italiana per Antonveneta

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Attorno al tavolo a Palazzo Chigi ci sono il Governatore Fazio, il premier Berlusconi, il sottosegretario Letta e il senatore di Forza Italia Grillo. Il pranzo scorre lentamente e Fazio ha già ottenuto da Berlusconi l'appoggio su un punto che gli sta particolarmente a cuore e che da giorni gli turba il sonno: la difesa dell'italianità delle banche pressate da un'offensiva di istituti stranieri. Così mentre su questo l'accordo è trovato, ecco che si delineano già altre strategie di riassetto. È Grillo a lanciare il sasso ma tutti acconsentono: per Antonveneta dove gli olandesi dell'Abn Amro sgomitano e in passato hanno anche ventilato l'ipotesi di un'opa, la soluzione non può che essere italiana. Il che vuol dire per gli addetti ai lavori, un passaporto per Fiorani e la sua Popolare di Lodi. Gli olandesi verrebbero messi nell'angolo. Ma l'operazione Antonveneta potrebbe avere ripercussioni a catena sulla Bnl. Come? Qui gli spagnoli della Bbva vogliono salire ma a questo punto la strada è sbarrata. Nell'istituto di Abete nel frattempo altre battaglie si stanno combattendo. Ieri il titolo (salito del 3% per chiudere con + 1,90%) è stato ancora in balia delle voci di un imminente riassetto che vedrebbe in gioco il Monte Paschi e la Popolare di Verona e Novara. L'ipotesi è quella di una fusione tra la Bnl e l'istituto senese, mentre per la Popolare di Verona le indiscrezioni, ieri smentite, parlano di una presunta offerta fatta due mesi orsono al Bbva per la quota che il gruppo spagnolo ha in Bnl. Ma c'è dell'altro. Sempre nell'arco delle ipotesi, si parlava di un coinvolgimento del presidente di Unicredit, Carlo Salvatori, anche questo smentito, come candidato al vertice della Bnl. E per sbarrare la strada alla cordata di Caltagirone ieri il presidente Abete, ha annunciato che il nuovo piano industriale sarà pronto a primavera e «sarà diverso rispetto al piano 2003-2005». Ma anche il contropatto affila le armi. Ricucci ha detto: «Non esistono azionisti buoni e azionisti cattivi nel contropatto Bnl. Il nostro 5% ha esattamente lo stesso valore di quello conferito dagli altri soci». L.D.P.

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