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Come regalo di Natale il rimpastino dei direttori

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Anche se secondo l'opposizione questo nuovo «giro» potrebbe essere l'ultimo atto di un consiglio che entro i primi due mesi del nuovo anno dovrebbe far fagotto (ma quante volte già la Sinistra ha cercato di buttar giù questo CdA senza riuscirci?), ecco che Cattaneo & Co, sembrano puntare a dimostrare il contrario. Il rimpastino Rai prevede nel complesso circa 42 nomine e promozioni in totale. Ma non tutte dello stesso livello, naturalmente. Cominciando dalle poltrone «di grido», per quanto riguarda RaiUno, Fabrizio Del Noce potrebbe, dopo il caos delle Lecciso e una serie di diverbi con il dg, traslocare (come d'altra parte dice lui da tempo) a New York e prendere il posto di Borrelli come corrispondente o divenatre presidente di Rai Corporation. Giulio Borrelli, dal canto suo, secondo le voci, potrebbe atterrare nuovamente sul Tg3, mentre Antonio Di Bella volerebbe a Berlino. Antonio Caprarica è già previsto a Parigi, mentre Mauro Mazza e Vigorelli si contendono la TgR, dove la situazione non è certamente delle più tranquille con le polemiche roventi degli utlimi giorni. Al Tg2 infatti andrebbe Antonio Bagnardi (An), con Clemente Mimun stabile al Tg1. A RaiUno da tempo si parla del centrista Sergio Valzania, mentre a RaiTre andrebbe Ennio Chiodi, leader della Margherita in Alto Adige. Nell'equilibrio del nuovo scenario Angela Buttiglione e Rubens Esposito potrebbero diventare vicedirettori generali, mentre a Televideo è candidato Riccardo Berti e a Isoradio Alba Calia. Nell'ambito delle novità più grosse anche la creazione di una società unica per RaiNet, RaiSat, RaiClick e New Media con la probabile nomina di Carlo Sartori come responsabile generale, mentre Roberto Sergio dalla direzione New Media approderebbe con onore alla direzione Affari e Finanza. Tenendo contro del fatto che, come già pubblicato su queste colonne, le nomine comprenderanno anche delle «promozioni» di fascia e dei contratti interni per collaboratori fissi del settimo piano (tipo Lucia Cucci), ecco che il quadro si completa. Anche se non è detto che tutti i giochi verranno completati prima di Natale. Dopo il rimpastino di governo alcune poltrone del servizio pubblico andavano infatti rinforzate e altre «occupate» visto che in tutta la Rai ancor oggi permane una situazione anomala con una enorme quantità di «interim». Nonostante i risultati d'ascolto e di bilancio ottimi quindi viale Mazzini si prepara ad alcune novità per rinforzare la squadra del nuovo anno che sicuramente porterà una sfida durissima con Mediaset che nel frattempo sta preparando la rivincita con nuovi acquisti e una serie di programmi che potrebbero mettere in crisi anche il gigante del servizio pubblico. Giu.Cer.

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