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TORINO— È una Fiat che sta rispettando la tabella di marcia del risanamento quella che si presenterà ...

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I dati sono noti, ma c'è attesa per quelli del primo trimestre 2004 che saranno approvati sempre martedì dal cda. Entrambe le riunioni dovrebbero essere presiedute da Umberto Agnelli al suo fianco, per la seconda volta, l' amministratore delegato Giuseppe Morchio. L' andamento dei primi tre mesi dovrebbe confermare che il 2004 si sta rivelando l' anno della svolta. Secondo quanto scrive il Financial Times, la perdita operativa del primo trimestre potrebbe essere di circa 150 milioni di euro, rispetto ai 342 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. E se l'Auto rimane in rosso, gli altri principali settori danno confortanti segnali di miglioramento, a cominciare da Iveco (camion) e Cnh (macchine movimento terra e trattori). Quest' ultima ha chiuso il primo quarto dell' anno con un utile netto di 4 milioni di dollari (da un perdita di 40 milioni nello stesso periodo del 2003), se non si considerano i costi di ristrutturazione (13 milioni). Un primo trimestre dunque «confortante», anzi «forse un pò meglio delle previsioni», ha già anticipato Morchio nei giorni scorsi, che ha anche definito il 2004 «anno della svolta». L' andamento dei conti confermerebbe che l' obiettivo del piano di arrivare al break even entro l' anno e all' utile entro il 2005 è perseguibile: se il 2003 si è chiuso con una perdita meno che dimezzata, da 4,2 a 1,9 miliardi di euro, sono stati soprattutto i dati degli ultimi tre mesi dell 'anno scorso e del successivo trimestre del 2004 a indicare che la «cura» Morchio sta dando effetti positivi e che la risalita è costante (nel quarto trimestre dello scorso anno si è avuto un utile operativo di 142 milioni). Fiat Auto è sulla stessa linea, anche se parte da un «rosso» più profondo e quindi l' obiettivo del break even è spostato al 2005. Nel 2003 la perdita operativa era ancora consistente, pur in diminuzione rispetto all' anno precedente (979 milioni contro 1.343). Certo non ci voleva la dura vertenza dello stabilimento di Melfi, col blocco della produzione in tutta Italia per alcuni giorni. Comunque la quota di mercato in Italia nel primo trimestre dell' anno è stata del 29,4% contro il 28,2 dello stesso periodo del 2002. I nuovi modelli (Punto, Ypsilon, Idea, in particolare) continuano a incontrare il favore del pubblico, a patto che finiscano quelli che Umberto Agnelli ha definito «i giorni tristi» delle agitazioni sindacali e le consegne non siano penalizzate dai forti rallentamenti nella produzione.

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