Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

I sindacati ormai viaggiano verso il suicidio

default_image

  • a
  • a
  • a

E quando si arriverà alle procedure fallimentari o all'amministrazione straordinaria con il commissariamento della compagnia in stile Parmalat, finiranno le sciabolate e le divisioni all'interno dei palazzi della politica, (anche tra gli otto ministri che se ne stanno occupando), litigi che finora hanno prodotto solo evidenti e nocivi risultati, almeno gravi quanto i blocchi e le manifestazioni illegali degli scalmanati e irresponsabili cobas. Centinaia di milioni di euro persi in una corsa folle verso l'abisso finanziario. I lavoratori divisi sono l'anticamera della fine, ma nel sindacato, tra cori e spintoni al momento di decidere la strategia, stanno prevalendo le iniziative di lotta continua e di scontro infinito, nonostante i più anziani raccomandino di usare la testa e non far prevalere la rabbia. Da sempre, quando un apparato produttivo è in perdita si tagliano, come prima misura, i costi, a partire da quelli del personale. I sindacati lo sanno e non si sono mai tirati indietro davanti a processi di ristrutturazione ben più ingenti di quelli del trasporto aereo e riguardanti (si pensi alla chimica e alla siderurgia) decine di migliaia di persone (i prepensionamenti conseguenti ai grandi processi di ristrutturazione del decennio '80 e primi anni '90 sono stati 400mila). Certo, nessun lavoratore deve restare privo di un reddito che gli consenta di vivere. A questo fine servono gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro. Il Governo ha aumentato le accise sulla benzina per finanziare il contratto dei tranvieri; può benissimo estendere qualche protezione adeguata (magari con l'apporto dell'azienda) per i dipendenti in esubero dell'Alitalia. Non è possibile accettare, invece, anche la Ue non lo consentirebbe, la dispersione di risorse pubbliche (ovvero l'erogazione di finanziamenti straordinari alla compagnia di bandiera) al solo scopo di difendere posti di lavoro finti. Non si capisce perché i sindacati non vogliano concordare degli esuberi e rifiutino l'ingresso di altri partner privati nel capitale societario. L'Alitalia d'altri tempi non esiste più. Oggi le aziende di trasporto aereo sono in grado di praticare tariffe più che dimezzate rispetto a quelle dell'Alitalia, senza per questo affamare i propri dipendenti. Bisogna assumersi la responsabilità dell'evidenza sulle cause della crisi e sulle terapie possibili da adottare, e per fare questo serve uno spirito di unità che va ritrovato e riaffermato nei fatti e nei comportamenti.

Dai blog