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Sergio D'Antoni abbandona l'Udc e decide di passare alla lista Prodi

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L'ex leader della Cisl ha fatto sapere che per le europee il suo partito, Democrazia Europea, non presenterà liste e che non si candiderà all'interno del listone: «Per noi il punto di riferimento sarà la lista che Prodi presenterà - ha detto - avendo scelto di partecipare a questo progetto con pari dignità e di piena collaborazione e convergenza con le forze politiche dell'Ulivo». D'Antoni si è detto certo che «la grandissima maggioranza dei siciliani» lo seguirà. Non ha voluto fare né nomi né «conteggi», ma ha detto che «ci saranno notevoli sorprese anche di altre provenienze». «Ora i miei amici discuteranno e decideranno se questa è una scelta giusta o sbagliata ma - ha ribadito - sono certo che per la grandissima maggioranza sia giusta e ci saranno sorprese...». Nessuno dei suoi però per ora sembra seguirlo. «Non condivido la scelta di D'Antoni: va contro la politica. Non si può in poche ore cambiare schieramento. Resta il rammarico personale pari al dissenso politico». dice Stefano Graziano, responsabile per gli Enti locali dell'Udc. «Sorpreso e amareggiato» per l'improvvisa scelta di D'Antoni, è Aldo Patricello, vice presidente della giunta regionale molisana e membro della direzione nazione dell'Udc, che riconferma adesione e impegno nell'Udc, «a partire dalla mia candidatura alle prossime elezioni europee nel partito di Marco Follini». Conferma l'adesione all'Udc anche Vincenzo Giuliano, presidente regionale dell'Udc in Basilicata e membro del direttivo nazionale dell'Anci. Restano con Follini anche il vicesegretario regionale dell'Udc in Puglia, Tommaso Marroccoli, Domenico Di Carlo, consigliere regionale in Abruzzo, Saia Abbate, assessore comunale di Terracina.

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