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«È un ricatto, ma sono vivi»

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Non so che dire...Ho il cuore in gola». «Questo video è un colpo tremendo alle nostre speranze», ha aggiunto la sorella di Maurizio Agliana, il 37enne di Prato. «Non ho per ora idee su che cosa sia l'obiettivo di questo messaggio...Un ricatto politico? Non lo so, non ho neanche la forza, in questo momento terribile, di pormi questo interrogativo», ha concluso Antonella Agliana in preda ad una forte emozione. Dopo la prima, comprensibile emozione nell'apprendere della notizia del video, Antonella ha reagito con quella forza d'animo che l'ha contraddistinta in questi giorni. «Almeno abbiamo la certezza che stanno bene e che sono trattati bene. Il video mi ha rincuorato perchè i ragazzi sono vivi, stanno mangiando e anche questo è un segnale positivo», anche se «purtroppo - aggiunge - contiene delle minacce». In merito alla richiesta dei rapitori, che hanno invitato il popolo italiano ad organizzare delle manifestazioni di protesta contro quella che definiscono «l'occupazione dell'Iraq», Antonella Agliana non ha risposto direttamente, ma ha ricordato che «stavamo già pensando di organizzare una seconda fiaccolata di solidarietà e di pace» insieme alla Misericordia di Prato, dove il fratello Maurizio presta servizio come volontario. Una fiaccolata di protesta?, le viene chiesto: «La guerra non è bella per nessuno» risponde la sorella di Maurizio. E ancora: «Ho sempre sostenuto che se dipendesse da me e se bastasse dire ritiriamo le truppe, io potrei dirlo». In un'altra intervista televisiva la Agliana ha notato che «per quanto conosco mio fratello lo trovo dimagrito, non mi sembra teso, tranquillo che si sa controllare. Sono stati giorni di altalena ed emozioni, un logorio che ci consuma l'anima».

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