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IL DISEGNO di legge Gasparri sarà incardinato ai lavori dell'Aula giovedì 22 aprile mattina.

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La commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato a maggioranza (con 14 sì e 5 voti contrari) la proposta del relatore del ddl Gasparri Luigi Grillo (FI) di limitare il riesame del provvedimento agli undici articoli già modificati dalla Camera. Anche la Commissione Industria del Senato ha espresso parere favorevole sul disegno di legge Gasparri sul riassetto del sistema radio-televisivo, all'esame della Commissione Lavori pubblici. La commissione riavvierà già oggi i lavori sul provvedimento: «Entro oggi - ha spiegato Grillo - svolgerò la relazione generale sulla legge. E oggi decideremo anche i tempi del percorso in commissione». L'opposizione promette battaglia: «Presenteremo e discuteremo in Aula - ha detto Luigi Zanda della Margherita - altre proposte di deliberazione per ampliare il numero di articoli da riesaminare». Tornerà infatti in piazza il 22 aprile, giorno in cui è previsto il voto finale sul ddl Gasparri, il Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, che riunisce 70 tra associazioni, movimenti e sindacati, tra i quali la Fnsi, nella protesta contro la legge di riassetto del sistema radio-televisivo. Il Comitato invita «i cittadini, le donne e gli uomini di cultura, i lavoratori della comunicazione» a partecipare al sit in di protesta davanti al Senato. «Il Governo - sottolinea il Comitato - ha improvvisamente accelerato l'iter della controriforma del sistema dell'informazione imponendo alla Presidenza del Senato tempi molto ravvicinati. Gli interessi personali e aziendali del premier rendono evidentemente indispensabile approvare la legge, che resta illiberale e incostituzionale nonostante l'intervento del Capo dello Stato».

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