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LE urne per il voto europeo e amministrativo saranno aperte dalle ore 15 alle ore 22 di sabato 12 giugno; ...

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Lo ha stabilito ieri il consiglio dei ministri realizzando così la proposta dell'election day lanciata alcune settimane fa da Berlusconi e osteggiata dall'opposizione. Oltre ai parlamentari europei saranno eletti 64 presidenti di altrettante Province e oltre 4.500 sindaci. Gli elettori coinvolti sono oltre 36 milioni: quasi l'80% dell'elettorato. Ieri il governo, oltre all'accorpamento delle elezioni europee ed amministrative, ha deciso anche alcune altre novità. non sarà solo accorpamento delle votazioni: infatti il governo ha stabilito alcune altre novità Ecco le principali. Più spazio alle donne sarà il risultato della nuova norma in base alla quale ciascuna lista elettorale non potrà superare la quota dei 2/3 per ogni sesso. Il mandato europeo sarà incompatibile con il mandato parlamentare nazionale, con il mandato di presidente , assessore e consigliere regionale (peraltro già previsto). Con le elezioni di quest'anno, per la prima volta si applica l'incompatibilità ai presidenti di provincia e ai sindaci di comuni superiori a 15 mila abitanti. Il sistema elettronico di scrutinio delle schede sarà utilizzato in oltre 2.500 sezioni a titolo sperimentale. Obiettivi: più velocità, meno errori. La presentazione delle liste deve avvenire fra le ore 8 del 30/mo giorno e le ore 12 del 29/mo giorno antecedente il voto. Con il deposito di liste, simboli e candidature (sindaco, presidente di provincia) parte la campagna elettorale vera e propria. I commenti. Il ministro dell'Interno Pisanu ha illustrato il provvedimento e ha detto fra l'altro detto che «è normale che si contattino le opposizioni». Questa, ha aggiunto, «non ha mai nascosto di essere contraria all'accorpamento delle due date benché sia stata essa stessa a varare l'election day per di più restringendola a una sola giornata», come accadde per le elezioni europee e amministrative il 13 giugno 1999. Il ministro per le Pari opportunità Prestigiacomo sull'emendamento per le liste più «rosa» ha ringraziato le parlamentari della Cdl che si sono mobilitate per questo e ha sottolineato il ruolo svolto da Fini. Il presidente dell'Associazione Comuni italiani e sindaco di Firenze, Domenici, ha detto che «come sindaco, ritengo che far coincidere due campagne elettorali dal contenuto così diverso non aiuta i cittadini e può produrre un calo di attenzione negli elettori». D. T.

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