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di DINO TIERI COMINCIA la settimana cruciale per il governo e la maggioranza, che vede ...

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inoltre c'è la definizione oggi e il varo in consiglio dei ministri domani del provvedimento Tremonti sulla tutela del risparmio. Dopo gli incontri bilaterali che ha avuto con tutti i leader della coalizione, Berlusconi dovrà decidere come chiudere questa fase prima possibile: gli appuntamenti elettorali di primavera si avvicinano. Il premier deve trovare una soluzione per rispondere alle richieste di collegialità sulla politica economica espresse da An. Ed è in particolare il partito di Fini a premere per una conclusione veloce della verifica. L'Udc invece scinde in due la questione. chiarimenti polItici subito ed eventuale rimpasto dopo le elezioni. Ma sarà rapida l'uscita dalla impasse? «Da parte nostra - confida uno dei colonnelli di Fini - ci sarà il tentativo di arrivare a una chiusura rapida, ma non è detto che finirà così...». E anche il numero due della Lega, Roberto Calderoli, non esclude un rallentamento: «Credo che di questa verifica se ne sia parlato già troppo. Se il premier ritiene utile fare alcuni cambiamenti li faccia, ma sarebbe meglio farli in fretta altrimenti la situazione rischia di logorarci un pò tutti». Certo è che più i giorni passano, più una verifica con eventuale rimpasto diventa difficle e rischia di non portate frutti rispetto alle imminenti elezioni amministrative ed europee. La campagna elettorale peraltro è in pratica già cominciata. Ieri il segretario dell'Udc Marco Follini è andato in Sicilia dove a Caltanissetta si è tenuta la direzione regionale del partito. «Sono un uomo di centrodestra e mi batto per una coalizione più forte. Se qualche volta mi capita di polemizzare con gli alleati - ha detto - è perché vorrei che l'alleanza si tenesse sulla rotta giusta». E sulla verifica di governo ha aggiunto che «le nostre posizioni sono note. A questo punto è il presidente del Consiglio che deve dire la sua». Da rilevare il cenno fatto da Follini sulle riforme: «Vanno fatte - ha detto - evitando lo spirito di parte. Ma dico all'opposizione che non può chiudersi a riccio. Le riforme elaborate insieme durano generazioni, quelle realizzate da soli possono durare una sola generazione, come è accaduto con il Titolo V della Costituzione, varato dalla maggioranza di centrosinistra con soli quattro voti di scarto». Alla riunione era presente anche il vicesegretario dell'Udc Sergio D'Antoni che ha insistito per lo sviluppo del Sud. Il coordinatore regionale Raffaele Lombardo e il presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro hanno auspicato che nel prossimo rimpasto l'ex segretario della Cisl possa avere la responsabilità di ministero della Funzione Pubblica.

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