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Basta leggi fatte dal Tesoro senza collegialità

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«Dei ministeri non ci importa nulla. Dobbiamo collaborare sulle cose che contano»

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Questo è l'invito al confronto del ministro delle politiche comunitarie Rocco Buttiglione (Udc) sull'«Ovehauling». Ministro Buttiglione come sta andando la verifica? «Non usi questo termine. È una parola della Prima Repubblica». Mi può trovare un altro termine per parlare di questo argomento? «Ah, non lo so. È difficile fare politica quando c'è una cosa di cui si discute e non si può utilizzare il termine per definirla. Visto che va di moda l'inglese io ho suggerito il verbo "to reshuffle" (lett. rimpastare, solitamente in inglese "Reshuffle the cabinet", ndr), oppure, se vuole, possiamo utilizzare il termine "Overhauling" (lett. Esaminare accuratamente, ndr)». Ecco, come sta andando l'Overhauling? «Non lo so. Quello che mi interessa in questo momento è motivare la fiducia degli elettori nei nostri confronti. Mi sto occupando di legislazione e di protezione del risparmio. Trovo questo argomento più interessante della verifica». Crede che con questo clima di tensione sia possibile una buona convivenza in coalizione mentre si continua a parlare della collocazione di nuovi ministri? «Questa è una cosa che non riveste alcun interesse se riusciamo a fare una buona legge sulla tutela del risparmio con Tremonti e soprattutto una buona legge sulle pensioni con Maroni. Quello che ci interessa è il discorso della collegialità. La verifica è necessaria perché non è possibile che su questioni decisive per la vita del Paese il Tesoro ci porti dei disegni di legge che sono già preconfezionati e sui quali noi interveniamo in Parlamento come se fossimo all'opposizione e non al Governo. È necessario svolgere un'azione collegiale per avere una proposta comune davanti al Paese. Adesso stiamo sperimentando il metodo della collegialità per la protezione del risparmio. Se questo funziona allora siamo su un buon percorso. Dei ministeri non ci importa nulla. Dobbiamo collaborare sulle cose che contano». Crede che la posizione filo-Fazio che avete assunto insieme ai vescovi sia compresa dai risparmiatori rispetto alle altre voci che si sentono nella maggioranza? «Non abbiamo una posizione favorevole al governatore della Banca d'Italia. Vogliamo difendere i risparmiatori mettendo tra parentesi la questione dello scontro bancario. Se ci sono responsabilità queste emergeranno. Tutto ciò che riguarda la stabilità deve essere affidato alla Banca d'Italia, tutto quello che è trasparenza deve essere affidato alla nuova Consob e la concorrenza all'antitrust». È all'odg la discussione sulla cabina di regia che sfumò la scorsa estate? «Questo è un passo avanti rispetto al punto in cui siamo oggi. Bisogna verificare le condizioni». E per Sergio D'Antoni ministro? «Dico che mi sembra opportuno che ci sia il consiglio di gabinetto per favorire la collegialità in una coalizione dove si voglia lavorare a quattro e non a due. Quanto a D'Antoni sarebbe un ministro eccellente Ma questo sarebbe un risultato in più per il Governo visto che D'Antoni è un politico capace».

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