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Annunziata: la Rai ammazza le professionalità dei colleghi

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La vendicatrice Lucia, in tacchi a spillo e inedita scollatura, nel bel mezzo dei festeggiamenti per la rinascita autunnale degli ascolti Rai, lancia bordate contro tutti, facendo finta di fare la spiritosa. Contro Mediaset: «Quando suggeriscono che il servizio pubblico debba dare solo Stravinsky, sospetto fortemente. Per essere autonoma la Rai deve vincere. Faremo Stravinsky quando Mediaset lo farà». Contro il CdA: «Pensavo di essere ad un accordo sulla striscia informativa, invece mi sono trovata in consiglio con un no ad un nome, definito spiacevole per il governo. Ho pensato che qualcosa fosse cambiato: non so perchè ho pensato ad una pressione esterna... Così ho voluto esternare l'esempio delle «pressioni» intorno alla striscia. Ho fatto una scorrettezza? Certamente. L'ho fatto apposta? Sicuramente. Ma al Tg3 hanno mandato gli ispettori su una denuncia del premier; sul Tg1 invece non è stata neanche aperta la discussione in consiglio. La solidarietà a Mimun va bene, ma per me Mimun e la redazione sono la stessa cosa. Vogliamo giocare al doppio standard? Io non ci sto. Questo è diventato un mattatoio delle professionalità: non mi occuperò più di questa fascia, mai più». Ma litigare, soprattutto con Cattaneo e Mimun, però «fa bene», anzi la sua è una sublimazione del litigio: «Ho litigato con tutti i direttori di rete e con il dg un giorno sì e uno no. Questa è una casa di vetro, è giusto che sia così. Se poi ci vogliono mandare via sono sempre pronta». Venendo al resto, la Rai e il Vaticano hanno rinnovato l'accordo per più ampia diffusione dei principali eventi vaticani e delle attività del Papa. Mentre è prevista martedì l'audizione del direttore del Tg1 Clemente Mimun in Vigilanza.

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