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Tanzi interrogato in ospedale

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Sotto torchio per sei ore al «Fatebenefratelli», dove è ricoverato

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Perché nessuno tra coloro che hanno assistito a quel faccia a faccia durato oltre sei ore e mezza ha minimamente riferito su quali siano stati gli argomenti affrontati. Un dato però è certo: il presidente della Parmalat ha parlato. E a lungo. Ma il verbale dell'interrogatorio è stato secretato. Tanzi ha parlato al terzo piano del pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove era stato ricoverato l'altra sera «per un formicolio al braccio», come hanno riferito alcuni infermieri. Per Tanzi, che in passato aveva subito un infarto e che è cardiopatico, una tac in mattinata a verificare le sue esatte condizioni di salute. Quindi - a cominciare dalle 13,15 - le domande dei pubblici ministeri Francesco Greco, Carlo Nocerino e Eugenio Fusco. Domande e risposte che sono proseguite ininterrottamente fino alle 19,40, ora in cui i magistrati hanno lasciato l'ospedale milanese. Senza fare dichiarazioni, naturalmente. Eugenio Fusco si è limitato a precisare che gli atti dell'interrogatorio sono secretati. Callisto Tanzi ha vissuto così la giornata: chiarendo i punti ancora oscuri (e molti ne restano) di una vicenda che più si va a fondo più pare non avere fondo. Lassù, al terzo piano del reparto di neurochirurgia del pronto soccorso, l'interrogatorio del presidente Parmalat, presente il suo legale Flavio Belloni, Tanzi ha parlato per oltre sei ore e mezza. Tre piani più sotto, all'entrata del pronto soccorso, un gruppo via via sempre più numeroso di cronisti, fotografi e di teleoperatori è rimasto in attesa di sapere se, quanto e come l'interrogatorio si sarebbe protratto. Nel mezzo il solito via vai di un pronto soccorso di ospedale: autoambulanze che entravano e uscivano, scaricando di volta in volta pazienti, stupiti di vedere tanti militari della Guardia di finanza a presidiare l'entrata di un ospedale. «Ma che succede?». «C'è ricoverato Calisto Tanzi, quello della Parmalat» spiegavano, gentili, gli infermieri. «Ah, bè, allora ...». La notizia del suicidio del collaboratore dell'ufficio finanziario di Parmalat, Alessandro Bassi, è giunta da Parma intorno alle 18. I magistrati - secondo quanto riferito dai finanzieri presenti all'ingresso - in quel momento stavano per lasciare l'ospedale. Si sono fermati ancora una quarantina di minuti. E al termine di tanta giornata al Fatebenefratelli neppure l'avvocato di Tanzi, Flavio Belloni, ha voluto rilasciare dichiarazioni: ha lasciato l'ospedale passando da un'uscita dove non c'erano giornalisti in attesa.

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