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BRESCIA — Avviso di garanzia a Crudele, presidente del gruppo Finmatica per la vicenda bond.

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Alcuni avvisi di garanzia sono stati notificati a manager del gruppo tra cui il presidente Pierluigi Crudele. Le accuse ipotizzate dal pm Silvia Bonardi sono di aggiotaggio, false comunicazioni sociali e ostacolo all'esercizio delle funzioni degli organi di vigilanza. Al centro dell'inchiesta - da quanto si è saputo - c'è l'emissione, poi ritirata per la reazione del mercato, di un bond da 55 milioni di euro. Le informazioni di garanzia relative alla vicenda Finmatica sono state notificate, oltre che ad alcuni amministratori della società, anche al collegio sindacale. In tutto sette persone, tra cui l'amministratore delegato Fabio Bottaro, i consiglieri Giuseppe Pugliese e Daniele Giglioli e i sindaci Amedeo recussi, Francesco Siani e Mario Montella. Le ipotesi di reato riguardano, nel caso delle false comunicazioni sociali, il bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2002, nonchè le relazioni trimestrali 2003. Ne dà notizia la società in una nota. La società, si legge, «guarda con piena serenità ad ogni iniziativa volta ad accertare la verità dei fatti e a ristabilire la correttezza dell'informazione». Perquisizioni sono state effettuate dalla Guardia di finanza di Salerno, anche negli uffici della Finmatica s.p.a. di Salerno e nell'abitazione del presidente Pierluigi Crudele a Roccapiemonte (Salerno). Secondo le prime notizie i finanzieri avrebbero acquisito documentazioni e carteggi che saranno trasferiti nelle prossime ore nel capoluogo bresciano. Perquisizioni anche presso gli uffici milanesi dell'ex Grant Thornton, la società di revisione dell'azienda informatica bresciana. Infatti la Guardia di Finanza di Brescia ha richiesto a Grant Thornton tutti i documenti di revisione. «Stiamo collaborando con l'autorità -ha dichiarato il vicepresidente di Grant Thornton-Italaudit, Dino Mangiarotti- e intendiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per chiarire». I militari della Polizia Tributaria di Brescia hanno sequestrato documentazione negli uffici milanesi di Finmatica. Anche la sede di Hopa, società presieduta da Emilio Gnutti, è stata perquisita ieri dalla Guardia di Finanza. Hopa possiede una quota inferioriore al 2% del capitale di Finmatica, soglia sotto la quale è scesa nell'agosto 2003 dal 3% precedente. Per il momento borsa italiana, che da ieri mattina aveva sospeso i titoli finmatica per l'intera seduta e anche per l'afterhours, non ha preso nuove decisioni in merito. Si coglie un pò di sorpresa ma non si respira un clima di tensione nel tardo pomeriggio all'esterno della sede di Finmatica a Brescia. «Tutto ciò - commenta una impiegata - ci fa ridere. La nostra vicenda non è configurabile come quella della Parmalat».

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