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Condono fiscale, i dubbi dei tecnici

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I tecnici del servizio Bilancio della Camera rilevano, infatti, che «appare necessario acquisire gli elementi sui quali si fonda la supposta valutazione di neutralità degli effetti delle disposizioni sui saldi di finanza pubblica, con riguardo in particolare all'esercizio 2004. «Ciò - si legge nello studio - anche in considerazione dell'elevato ammontare degli effetti di gettito connessi alle disposizioni su cui intervengono le norme in esame». Le norme introdotte dal governo in commissione Bilancio prevedono anche l'abolizione del cosiddetto «ticket» di ingresso per i contribuenti che intendono aderire al concordato preventivo, ma non sono in regola con gli studi di settore, purché essi provvedano alla definizione delle imposte, mediante le sanatorie, per il 2002. Su questo punto i tecnici della Camera rilevano che «è plausibile che i contribuenti non congrui aderiranno alla definizione del periodo di imposta 2002 solo se più vantaggiosa rispetto al versamento dovuto per l'adeguamento ai parametri. Pertanto quelli che aderiranno verseranno un ammontare inferiore a quello dovuto in sede di adeguamento ai fini del concordato». Proprio in questa ottica per il servizio bilancio della Camera, affinchè la norma risulti neutrale, «è necessario che gli effetti di maggior gettito derivanti dall'estensione della definizione agevolata degli obblighi tributari siano tali da compensare la perdita netta di gettito che si determina rispetto a quanto previsto per i soggetti non congrui nel decretone». Dubbi anche sulla norma che ha elevato dai 48 mila ai 60 mila euro il tetto per godere dello sgravio del 41% per le ristrutturazioni edilizie. Secondo i tecnici di Montecitorio, «la stima della perdita di gettito non appare prudenziale».

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