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Telekom, ci penserà il magistrato

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Dopo l'arrivo a Palazzo San Macuto di un memoriale del sedicente promotore finanziario che ha accusato di tangenti politici del centrosinistra, la Commissione è tornata a dividersi su cosa fare. Da una parte il presidente della Commissione, Enzo Trantino (An), ha ribadito che «il racconto accusatorio di Marini resta inconducente ai fini istituzionali della Commissione», e cioè per le responsabilità politiche da accertare; dall'altra esponenti dell'opposizione quali Fanfani (Margherita) e Zancan (Verdi) ritengono che debba essere detto a chiare lettere che «Marini è un calunniatore» che ha leso «l'onorabilità del Parlamento». I ds, con Calvi e Kessler, stanno tentando di mediare con un documento in cui si prenda atto delle dichiarazioni del presidente relativamente alla «inconducenza» di Igor Marini e in cui si sottolinei che qualsiasi attività istruttoria della Commissione, relativamente alle dichiarazioni del sedicente promotore finanziario, viene bloccata, cosicché la Commissione non sentirà più Marini e andrà avanti con altre istruttorie; nel frattempo - aggiungono i Ds - sarà la magistratura di Torino a valutare le responsabilità penali di Igor Marini. Il capogruppo di FI, Cantoni, ha riaffermato la fiducia nei confronti di Trantino ma dicendo: «Marini non è un teste inconducente, ma un teste che deve essere valutato solo ed esclusivamente con i lavoro dei magistrati. Noi dobbiamo attendere le valutazioni della magistratura».

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