Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il triciclo sbanda davanti a Di Pietro

default_image

Intanto Mastella con la sua Alleanza popolare si lancia alla conquista di voti al centro

  • a
  • a
  • a

Questo è una condizione sine qua non posta dai socialisti di Boselli ma molto meno impegnativa per parte della Margherita e dei Ds. Intanto, fra quelli del centrosinistra che hanno detto «no al listone», Clemente Mastella è in piena azione. Con la sua Alleanza popolare-Udeur, nuova di zecca, costituita con l'ex leader dc Martinazzoli, è deciso a prendere più voti possibile al centro dello schieramento politico. Conta ora, per raggiungere alle europee una percentuale vitale, oltre alle tradizionali zone del Sud che gli sono fedeli, anche su una discreta messe di consensi possibile nel Nord Italia e su una oculata politica di «acquisti» realizzata in altre zone. Anche se nel centro politico oggi, oltre a Fi e Udc, si è assestata anche in parte la Margherita con i suoi «ex» del Ppi e ora irrompe An dopo il discorso di Fini a Gerusalemme, Mastella non teme l'affollamento. Lanciato per conquistare posizioni nella strategica area centrale, è come «un giocatore di rugby che stringe al petto la palla e evitando placcaggi, spintoni e ostacoli di ogni genere, corre per portarla alla meta», ha detto in una ampia intervista registrata per la emittente tv Telenorba. Mastella nell'intervista ha confermato la contrarietà alla lista unica, che la parola comunista in alcuni simboli è un problema per il centrosinistra, e ha sparato a zero contro la legge Gasparri sul regime radiotelevisivo appena approvata dal Parlamento. Ieri il bollettino di guerra interna al centrosinistra riferisce di Castagnetti (Margherita) che definisce «aperta» la lista unitaria riferendosi ad Antonio Di Pietro, e di Villetti (Sdi) che replica: «Nessuno di illuda di far convivere, né oggi né domani, socialisti e Italia dei Valori» (il partito dell'ex pm). Poi, il leader dei Ds Piero Fassino ha dichiarato che Di Pietro è nel centrosinistra ma che la lista unitaria «la costruiscono le forze più affini». L'ex pm ha commentato: «Prendo atto». Ma nella Quercia Fabio Mussi contesta il suo leader perché vanno evitate preclusioni pregiudiziali» e «prima di decisioni irreversibili bisogna discuterne negli organi democratici di partito». D. T.

Dai blog