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GENOVA — Ventisei indagati, 400 parti offese, 36 faldoni d'udienza, tre pubblici ministeri e un numero ...

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C'è molta attesa e non poca tensione per l'atto preliminare di un processo atteso: eccezionali sono, dunque, le misure di sicurezza concordate da tempo. Già da qualche giorno sono comparse le prime transenne davanti all' entrata, transenne che durante la notte si moltiplicheranno fino a costituire un'area cuscinetto all' entrata e intorno al Palazzo. L' entrata principale sarà presidiata dalle forze dell' ordine. Un secondo filtraggio verrà fatto all' entrata dell' aula bunker. L'udienza, che si svolge interamente in camera di consiglio davanti al gup Roberto Fucigna, non è pubblica; quindi, potranno accedere all' aula solo le parti interessate: avvocati difensori di indagati e parti offese, gli indagati stessi, il personale del tribunale. Per i giornalisti è previsto l'allestimento di un' auletta a fianco dell' aula bunker. All' esterno, le forze di polizia verranno schierate a completa tutela della struttura e dei protagonisti dell'udienza. Non sono annunciate manifestazioni, se non alcuni presidi degli Antagonisti - come quello in piazza Ribetta, vicino a Caricamento - e zone di volantinaggio nei pressi del perimetro transennato. Non è possibile definire i tempi della prima giornata di udienza, che dipendono sostanzialmente dalle eccezioni che verranno sollevate e dal loro accoglimento. Tra le altre, potrebbe essere avanzata eccezione di competenza territoriale. È stato confermato che Francesco Gimmy Puglisi, detto mister Molotov, l'unico antagonista ancora in carcere (è recluso a Catania), non sarà presente all' udienza preliminare. Gli indagati sono tutti italiani, tranne un iraniano, Omid Tabar Firouzi e Fabricio De Andrade, brasiliano residente in Italia. Tra essi anche il barista di Pavia Luca Finotti ed i genovesi Massimiliano Monai ed Eurialo Predonzani, entrambi indagati anche per l' assalto al Defender dei carabinieri in piazza Alimonda. Le accuse ipotizzate sono, a diverso titolo, devastazione, saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato, porto di materiale esplodente, lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Tra le parti offese figurano, tra gli altri, Mario Placanica, il carabiniere che, a bordo del Defender di ordinanza, uccise Carlo Giuliani, e i suoi colleghi Dario Raffone e Filippo Cavataio. Saranno rappresentati anche i ministeri dell'Interno, Difesa e Giustizia.

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