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Cecenia, l'Ue deplora Il premier: ha frainteso

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Il premier si è detto ottimista perché nella coalizione ci sarebbe un «clima più disteso», anche se sulle riforme non è stato ancora raggiunto un accordo pieno. Nessuno, avrebbe detto il premier stando alle notizie riferite dagli altri partecipanti al vertice notturno, è riuscito a fare neanche un decimo di quanto noi stiamo realizzando ed «io sono deciso ad andare avanti». Fare le riforme entro la legislatura quindi «sarebbe non solo la più grande soddisfazione politica, ma soprattutto la soddisfazione di una vita». Berlusconi si sarebbe detto soddisfatto infine per la ritrovata armonia tra Bossi e Fini. Il presidente del consiglio si è infine detto d'accordo sul fatto che bisogna tentare di trovare un'intesa con l'opposizione, a patto però che l'impianto generale delle riforme non sia stravolto. All'indomani del vertice l'Europarlamento ha formalizzato in un documento adottato a larga maggioranza le critiche espresse nei giorni scorsi dai vari capigruppo al presidente del consiglio italiano ed europeo Silvio Berlusconi per le dichiarazioni di appoggio al presidente Vladimir Putin sulla Cecenia che aveva fatto al termine del vertice Ue-Russia di Roma l'8 novembre. In una risoluzione approvata per iniziativa di Ppe, Pse, Eldr, Comunisti e Verdi l'Europarlamento, nel paragrafo 13, ha «deplorato le dichiarazioni fatte dal presidente in carica del consiglio Ue alla fine del vertice Ue-Russia con Prodi e Putin, nelle quali ha espresso il proprio sostegno alla posizione del governo russo per quanto concerne la situazione dei diritti dell'uomo in Cecenia e della democrazia nella Federazione russa». Gli eurodeputati della Cdl ed i conservatori britannici hanno votato contro il paragrafo 13, e poi si sono astenuti sul documento complessivo. Prima del voto il capogruppo azzurro Antonio Tajani aveva indicato che Fi «condivideva l'impianto della risoluzione, ad eccezione del punto 13», definendo non esatta l'interpretazione data al ruolo svolto nel vertice Ue- Russia da Berlusconi, che nel corso delle discussioni bilaterali si era confrontato con Putin sulla Cecenia. La risoluzione adottata dal Parlamento Europeo, sulla parte relativa alla Cecenia, è «assolutamente infondata», ha replicato il presidente del Consiglio da Varsavia dove è arrivato ieri sera per partecipare alla sesta edizione del Forum economico dell'Ince l'iniziativa centro europea. Il premier ha aggiunto di non essere «assolutamente» amareggiato dal testo approvato dall'assemblea di Strasburgo perché non è fondato». L'Europarlamento, ha concluso, «ha semplicemente frainteso la realtà e quindi la risoluzione è assolutamente fondata sul nulla».

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