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Rai, Natale senza bimbi per i telespettatori

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Nessuna festosa immagine di piccoli sotto l'albero a scartare doni e magari qualche scatola di cioccolatini. Nessun bambino goloso che addenta una fetta di panettone. Solo degli sconsolati Babbo Natale privi dei loro referenti diretti. Se la legge Gasparri verrà approvata così com'è, con l'emendamento dell'opposizione passato a sorpresa in prima lettura alla Camera che vieta l'uso dei minori di 14 anni nella pubblicità, quello della pubblicità sarà un Natale senza bambini. L'allarme lo ha lanciato la Rai che in particolare non potrà fare gli auguri ai telespettatori con il consueto spot natalizio se l'emendamento verrà confermato al Senato. Protagonista dello spot di augurio è infatti l'ormai famoso bebè che sputava la pappa in faccia alla mamma all'interno della campagnia d'abbonamento dello scorso anno. «Al momento non è ancora legge però se il ddl passasse così com'è stato modificato, a Natale non potremo mandarlo in onda», spiega Giuliana Del Bufalo, responsabile del direzione Promozione e Immagine di Viale Mazzini, aggiungendo che «questo emendamento potrebbe bloccare anche tutte le campagne istituzionali a favore dell'infanzia. Come si fa infatti a parlare di bambini, senza mai mostrarli? Io sono contraria a qualsiasi sfruttamento, ma in alcuni casi l'immagine del bimbo serve rafforzare il messaggio trasmesso». In particolare sono a rischio la campagna pubblicitaria per l'affidamento e quella che dovrebbe illustrare il Codice Tv e minori. Per non parlare delle centinaia di spot natalizi che dovranno essere cestinati. La nuova campagna abbonamenti della Rai punta invece sulla qualità e sulla riappropriazione della leadership del servizio pubblico. Tre gli spot in onda da oggi sulle reti tv pubbliche, tutti all'insegna dell'ironia e frutto ancora una volta del pluripremiato matrimonio con l'agenzia McCann di Roma. I protagonisti degli spot, «che - spiega l'art director Paola Manfroni - prendono in giro il vezzo degli italiani di fermarsi a guardare qualsiasi cosa accada per strada», sono rispettivamente: una giovane coppia che discute animatamente in un bar all'aperto, uno svanito signore alle prese con un goffo parcheggio, una vetrinista impegnata a spogliare un manichino in abiti maschili. Tutti gli spot si concludono con una folla che guarda la scena e con il claim: «Vi siete mai chiesti che cosa state guardando?». «Gli abbonati Rai - spiega il responsabile del settore abbonamenti, Stanislao Argenti- sono oltre 16 milioni, con un evasione totale stimata intorno al 16-17% sul totale della popolazione. Nel 2002 i nuovi abbonati sono stati oltre 400.000 e nel 2003 (i dati definitivi li avremo a marzo 2004) contiamo di confermare questo dato». Per ovviare al problema dei «televisori sommersi» la Rai ha inoltre un nuovo «alleato», Murdoch. È infatti consuetudine da tempo (prima infatti lo faceva Stream senza troppo rumore) che Sky passi i suoi elenchi di nuovi «abbonati» alla Rai, che prontamente invia a questi signori anche il bollettino di riscossione del canone del servizio pubblico. E se per Natale ci venisse in mente di regalare 15 abbonamenti Sky agli amici? Niente paura, dopo gli opportuni accertamenti, lettere, smentite e raccomandate, saremo liberi.

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