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Sulla manovra gravano le esigenze delle Regioni

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Infatti, se non riceveranno i finanziamenti dovuti e concordati dovranno sostenere opere e interventi al di là delle possibilità di bilancio. I loro problemi quindi restano irrisolti. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha convocato i rappresentanti delle Regioni mercoledì prossimo alle 18,30, per discutere le questioni legate alla Finanziaria. Lo ha annunciato il presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, al termine di un incontro con il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, insieme ad una delegazione di governatori formata da Roberto Formigoni (Lombardia), Francesco Storace (Lazio), Vasco Errani (Emilia Romagna) e Vito D'Ambrosio (Marche). «Avevamo chiesto al presidente Casini - ha spiegato Ghigo al termine dell'incontro - di essere ricevuti per esporre le nostre critiche alla finanziaria. E abbiamo avuto modo di rappresentargli l'assoluta necessità di trovare forme di intervento per rispondere alle nostre sollecitazioni». «Il Governo può legittimamente porre la questione di fiducia, ma da parte mia mi adopererò per favorire il confronto parlamentare più ampio possibile», ha infatti risposto il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini al termine dell'incontro. La Finanziaria ai governatori proprio non piace e ieri per l'ennesima volta, lo hanno ripetuto davanti ad una platea di amministratori locali, forze sociali ed imprenditoriali, in un convegno dal titolo che non ammette repliche: "Una finanziaria per i cittadini". I governatori hanno attaccato a 360 gradi anche metodo e forma con cui il governo ha proceduto. Ecco i tagli lamentati dalle Regioni capitolo per capitolo: alla Sanità regionale mancano risorse per 15 miliardi di euro (7,8 per il 2002, 7 per i primi 10 mesi del 2003), vale a dire 134 euro per ogni cittadino, nel 2002, e 150 euro pro-capite per il 2003. Le Regioni hanno anche illustrato i loro emendamenti alla Finanziaria, chiedendo in sostanza che le anticipazioni di cassa, sul fronte della spesa sanitaria, siano pari al 98% del fabbisogno dell'anno di competenza. La mancata erogazione dei 15 miliardi ha finora comportato per le Regioni aggravi di bilancio per circa 2,7 miliardi, vale a dire gli interessi dovuti al sistema bancario per le anticipazioni di cassa.

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